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Catania, maltrattamenti in famiglia: arrestato stalker che perseguitava la convivente

Catania, maltrattamenti in famiglia: arrestato stalker che perseguitava la convivente

Personale del Commissariato Librino ha arrestato il pregiudicato L.P.A., in esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e atti persecutori aggravati (stalking).

Nonostante si trovasse ristretto nella propria abitazione, dove stava scontando la misura alternativa della detenzione domiciliare, giunta dopo una condanna per ricettazione, l’uomo ha messo in atto una vera e propria attività persecutoria nei confronti dell’ex convivente, con la quale – peraltro – ha procreato una bambina che oggi conta cinque anni.

In effetti, le violenze erano iniziate molto prima: già dal 2013, infatti, la donna era stata bersaglio di continue minacce, ingiurie, lesioni e maltrattamenti, avvenuti anche in presenza della piccola.

Medesima sorte è toccata anche alla ex compagna di L.P.A., ulteriore vittima, che, nel tempo, ha subìto una serie di minacce e ingiurie alle quali hanno fatto seguito appostamenti e pedinamenti da parte dell’uomo che ha pure tentato di introdursi nell’abitazione della donna. situazione, questa, che ha indotto nella vittima un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando un fondato timore per l’incolumità propria, dei suoi figli e familiari, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita.

Il provvedimento restrittivo è giunto a coronamento della corposa attività d’indagine, nata grazie alle denunce presentate dalle vittime, portata avanti dai poliziotti del Commissariato Librino i quali hanno “cristallizzato” il quadro probatorio a carico di L.P.A., aggravato persino dall’aver disatteso le prescrizioni derivanti dall’ammonimento del Questore, con il quale gli si era intimato di cessare dai propri comportamenti vessatori.

L’arrestato è stato condotto negli uffici del Commissariato e, dopo la stesura degli atti di rito, per lui si sono aperte le porte del Carcere Piazza Lanza, dove rimane rinchiuso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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