Catania, neutralizzata dalla Dia loggia massonica: arrestato Corrado Labisi. Al centro dell'inchiesta l'istituto "Lucia Mangano" di S. Agata li Battiati -
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Catania, neutralizzata dalla Dia loggia massonica: arrestato Corrado Labisi. Al centro dell’inchiesta l’istituto “Lucia Mangano” di S. Agata li Battiati

Catania, neutralizzata dalla Dia loggia massonica: arrestato Corrado Labisi. Al centro dell’inchiesta l’istituto “Lucia Mangano” di S. Agata li Battiati

La Dia di Catania sta eseguendo arresti per presunte distrazione di fondi di titolari di casa di cura per anziani disabili. Titolari che sarebbero legati alla massoneria e ad associazioni antimafia.

Si tratta dell’istituto medico psico-pedagogico Lucia Mangano di Sant’Agata li Battiati di cui è presidente Corrado Labisi la struttura al centro dell’inchiesta ‘Giano bifronte’ della Procura di Catania, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Fabio Regolo.

La famiglia Labisi è nota per due noti premi internazionali antimafia: quello dedicato alla madre “Antonietta Labisi” e il ‘Livatino-Satta-Costa’. L’istituto era stato al centro di una perquisizione. eseguita dalla Dia, per l’acquisizione di documenti e atti alla fine del settembre del 2017.

Il ‘buco’ nella gestione dell”Istituto’ sarebbe di 10 milioni di euro. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Gip nei confronti di cinque indagati nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione di fondi regionali coordinata dal Procuratore Carmelo Zuccaro, è in corso di esecuzione da parte di personale della Dia di Catania, diretta da Renato Panvino, supportato dai centri operativi di Palermo, Reggio Calabria, Caltanissetta e dalla sezione di Messina.

Sull’indagine, denominata ‘Giano bifronte’, il procuratore capo Zuccaro terrà un incontro con i giornalisti alle 10.30.

Gli arrestati sono Corrado Labisi 65 anni cui vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di somme di denaro, trasferito in carcere, la figlia Francesca Labisi 33 anni, la moglie Maria Gallo, 60 anni, e i collaboratori Gaetano Consiglio di 39 anni e Giuseppe Cardì di 57 anni tutti ai domiciliari.

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Caso “Lucia Mangano”, Corrado Labisi: “Dobbiamo capire a chi fare saltare la testa” I DETTAGLI

 

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