Nuova eclatante azione criminale nel cuore della notte ad Aci Castello. Nel mirino il dispositivo bancomat della filiale Unicredit di via Re Martino. I malviventi hanno usato un escavatore scaridinando il dispensatore di denaro. Il blitz dei malviventi è scattato alle 4, sorprendendo nel sonno i residenti svegliati dal rumore del mezzo cingolato che è stato poi abbandonato per strada.
Pesanti i danni strutturali al prospetto dell’edificio che ospita la sede della banca. Sul posto si sono recati i carabinieri della Compagnia di Acireale. I malviventi, almeno quattro persone, hanno fatto perdere le proprie tracce fuggendo forse a bordo di un furgone sul quale hanno caricato il dispositivo pieno di denaro, disancorato dal muro poco prima.
“Ancora una volta abbiamo assistito inermi allo stupro del nostro territorio, dove i cittadini ormai vivono nella paura a causa dell’incedere di questi atti di inaudita violenza0”. Lo ha dichiarato il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, durante un sopralluogo in via Re Martino annunciando nel contempo azioni urgenti a tutela della comunità.
“Rendendomi interprete dei sentimenti dei miei concittadini, esprimo forte preoccupazione per quanto accaduto recentemente e per il susseguirsi di episodi criminali perpetrati contro banche, abitanti e commercianti, fatti che richiedono risposte adeguate da parte delle istituzioni. Questi gravi fatti, purtroppo, fanno calare la percezione di sicurezza nella cittadinanza e non possiamo permetterci abbassare il livello di guardia. Per questo motivo, giorno 8 novembre in Prefettura, anzichè parlare di ripartizione dei migranti anche su Aci Castello, inviterò le autorità preposte a spendere una buona parte dei soldi diversamente, ovvero per il potenziamento dei servizi di vigilanza per rispondere in moto efficace e concreto alla domanda di sicurezza fortemente richiesta dagli stessi cittadini e volta a ripristinare il senso di fiducia nelle pubbliche istituzioni. Grazie sempre agli uomini in divisa che fanno un grande lavoro per i nostri paesi – conclude Drago – ma se si vogliono evitare altri episodi così cruenti è necessario mettere in strada almeno il triplo delle unità oggi impiegate.”