Acireale, Ipab Oasi Cristo Re: le lavoratici scendono dal tetto -
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Acireale, Ipab Oasi Cristo Re: le lavoratici scendono dal tetto

Acireale, Ipab Oasi Cristo Re: le lavoratici scendono dal tetto

Ieri incontro in Prefettura, coordinato dal viceprefetto Domenico Fichera, a cui hanno partecipato i vertici dell’Ipab acese, una delegazione di lavoratori, rappresentanti sindacali, il sindaco di Acireale e i sindaci e amministratori di Comuni debitori nei confronti dell’ente acese.

Lo scopo dell’incontro sollecitato dallo stesso sindaco Barbagallo e dal commissario straordinario Rodolfo Crisafulli era sollecitare i Comuni ad onorare i loro debiti, per consentire il pagamento di alcune mensilità dovute ai 50 dipendenti.

L’incontro è poi stato replicato nella struttura di via Maddem.

«Non siamo stati in Prefettura per salvare l’Ente – ha dichiarato il sindaco Barbagallo -, per chiedere questo dobbiamo che il nuovo governo regionale intraprenda un percorso legislativo che porti definitivamente e rapidamente alla risoluzione delle problematiche delle Ipab. L’obiettivo dell’incontro in Prefettura era trovare il modo di farvi percepire qualche stipendio – ha sottolineato il sindaco -. Voglio essere molto chiaro. Molti pignoramenti sono già stati rigettati, ma ci sono tre pignoramenti pendenti, che bloccano i pagamenti.  E’ necessario che facciate un “patto fra lavoratori”, i pignoramenti vanno sospesi. L’esistenza delle tre azioni esecutive costringe i Comuni a non onorare i debiti, perché i 140 mila euro pendenti devono restare bloccati. Al momento solo i Comuni con debito superiore possono versare all’Oasi Cristo Re la differenza tra la quota pignorata e il debito. Acireale farà questo e pagherà 100 mila euro, altrettanto potrà fare il Comune di Catania, assente all’incontro, ma sollecitato dalla Prefettura, ma tutti gli altri Comuni con debito inferiore ai 140 mila euro non potranno versare un euro. Vi esorto pertanto a sospendere qualunque azione, affinché tutti i Comuni possano versare le somme dovute, come i presenti si sono impegnati a fare in Prefettura, e voi possiate prendere una boccata d’ossigeno».

 

 

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