Sentenza diventa definitiva: in galera i vertici del clan Pillera-Puntina a Catania. Dieci arresti FOTO -
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Sentenza diventa definitiva: in galera i vertici del clan Pillera-Puntina a Catania. Dieci arresti FOTO

Sentenza diventa definitiva: in galera i vertici del clan Pillera-Puntina a Catania. Dieci arresti FOTO

Nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di persone con misure restrittive, la Polizia di Stato ha arrestato Giacomo Iena, che doveva scontare la pena di anni 9 di reclusione. Insieme a lui anche Silvio Battaglia e Riccardo Romano Di Mauro, quest’ultimo tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Milano, la pena di anni 6 di reclusione.

La sentenza è stata emessa il 31 marzo del 2016 dalla Corte d’Appello di Catania – divenuta definitiva ieri a seguito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione – perché ritenuti colpevoli del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.

Giacomo Ieni, 60enne, inteso “Nucciu ‘u mattuffu”, pregiudicato, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, noto esponente di vertice dell’organizzazione mafiosa Pillera – Puntina, Silvio Battaglia, 52enne, pregiudicato, e Riccardo Romano Di Mauro, 55enne, pregiudicato, arrestato dalla squadra mobile di Milano nel capoluogo lombardo, affiliati alla medesima consorteria, erano stati arrestati il 28 giugno 2006 nell’ambito dell’operazione “Atlantide”, quando furono fermate 37 persone appartenenti alla cosca mafiosa dei Pillera-Puntina.

I tre malviventi devono espiare rispettivamente Giacomo Ieni la pena di anni 9 di reclusione, mentre Silvio Battaglia e Riccardo Romano Di Mauro la pena di anni 6 di reclusione, perché colpevoli del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, il primo con il ruolo di promotore.

Gli altri sette ordini di carcerazione riguardano:

1) Francesco Centauro, 52enne, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva di anni 2 , mesi 11 e giorni 14 di reclusione per il reato di associazione mafiosa (clan Cursoti Milanesi) e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti;

2) Gianluca Alberio, 25enne, pregiudicato, destinatario di revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dello stesso ordine e dell’ordine di scarcerazione, dovendo espiare la pena di anni 4 di reclusione per reati in materia di stupefacenti;

3) Umberto Ferro, 24enne, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, dovendo espiare la pena di anni 1 e giorni 7 di reclusione per reati in materia di stupefacenti;

4) Mario Bosco, 41enne, pregiudicato destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, dovendo espiare la pena di mesi 8 di reclusione per reati contro il patrimonio;

5) Paolo Egitto, 42enne, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, dovendo espiare la pena di mesi 10 e giorni 6 di reclusione per inosservanza degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale;

6) Michele Colajanni, 51enne, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo espiare la pena di anni 4 di reclusione per il reato di rapina e ricettazione;

7) Fabio Setteducati, 23enne, pregiudicato destinatario di ordine di esecuzione di decreto del magistrato di sorveglianza, con sospensione provvisoria di affidamento al servizio sociale e conseguente carcerazione, emesso procura generale della Repubblica nella corte di appello, ufficio esecuzioni penali, con cui è stato stabilita la carcerazione fino al 28 luglio 2017, per il reato di rapina.

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