Intervento al ginocchio sbagliato: Confconsumatori parte civile -
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Intervento al ginocchio sbagliato: Confconsumatori parte civile

Intervento al ginocchio sbagliato: Confconsumatori parte civile

Ieri mattina Confconsumatori è stata ammessa come parte civile nel processo ai due medici del Garibaldi Nesima di Catania

Era stata operata il ginocchio sbagliato: un nuovo caso di malasanità a processo in Sicilia e Confconsumatori sarà presente per rappresentare la comunità di utenti dei servizi sanitari.

Infatti, all’udienza di ieri mattina, il giudice della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catania, dottoressa Sciré, ha ammesso la costituzione di parte civile di Confconsumatori nei confronti dei due medici dell’ospedale Garibaldi Nesima nel processo instauratosi in seguito ad un intervento all’arto sbagliato (clicca e leggi Catania, operano il ginocchio sbagliato: due medici a processo).

In particolare i due medici si trovano ad essere imputati perché, quali operatori presso l’ospedale Garibaldi Nesima, in occasione dell’intervento chirurgico programmato per il trattamento della lesione al legamento crociato anteriore e della miniscopatia al ginocchio destro da cui era affetta una donna, avevano eseguito un’artroscopia di ricostruzione del legamento crociato anteriore non già sul ginocchio destro ma sul ginocchio sinistro, che non era affetto da alcuna patologia.

I due medici avevano eseguito un prelievo chirurgico del tendine semitendinoso e del tendine gracile per circa 5 cm ed all’impianto di neoligamento, cagionando così l’indebolimento permanente del ginocchio sinistro, per effetto dell’errata asportazione di un legamento sano.

All’udienza di ieri mattina Confconsumatori ha depositato il proprio atto di costituzione di parte civile ed il Giudice, con ordinanza resa in udienza, ha ammesso l’associazione.

«Confconsumatori esprime soddisfazione per una ulteriore ammissione come parte civile in un processo per malasanità in Sicilia attraverso la quale si consolida la nostra attività a favore dei cittadini in questo importante settore» ha dichiarato l’avvocato Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia, che assiste in giudizio l’associazione.

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