Giarre, processo Home Care: stralciata la posizione di Teresa Sodano -
Catania
19°

Giarre, processo Home Care: stralciata la posizione di Teresa Sodano

Giarre, processo Home Care: stralciata la posizione di Teresa Sodano

Si è svolta questa mattina l’udienza preliminare del processo Home Care, che vede tra gli imputati, l’ex sindaco Teresa Sodano e l’ex dirigente finanziario Letterio Lipari (clicca e leggi Terremoto Giarre: emessi 11 avvisi di conclusione indagine a ex sindaco, consulenti ed impiegati comunali).

Stamane il Gup, Fabio Di Giacomo Barbagallo,  in apertura di udienza, preso atto di un nuovo difetto di notifica sulla fissazione della data dell’udienza, riguardante l’ex sindaco Sodano, ha deciso di stralciare la propria posizione, stabilendo il rinvio della discussione al prossimo 15 febbraio. Nella precedente udienza del primo dicembre scorso, l’avv.Salvo Pulvirenti, preliminarmente, aveva sollevato sollevato una eccezione in ragione della mancata esecuzione di un interrogatorio che, una degli indagati, la dott.ssa Anna Vasta, funzionaria dei Servizi Sociali del Comune di Giarre, aveva richiesto, a seguito della notifica dell’avviso di conclusione indagini. Il Gup Di Giacomo preso atto dell’eccezione aveva rinviato alla Procura per esperire tale incombenza, stralciando così la posizione dellaVasta. Stamane il Gup ha comunque deciso di avviare le altre discussioni relative alla posizione degli altri 10 indagati, rinviando la decisione, sulla richiesta di rinvio a giudizio, depositata dal Pm il 7 giugno scorso, al prossimo 15 febbraio.

Sono complessivamente 11 gli indagati coinvolti nell’inchiesta, che scaturisce da una attività investigativa condotta dalla Guarda di finanza, tra cui l’ ex sindaco di Giarre, Teresa Sodano, l’ex dirigente finanziario Letterio Lipari e altri 9 tra funzionari, consulenti esterni e dipendenti del Comune di Giarre.

LE ACCUSE CONTESTATE

Secondo l’accusa, gli indagati, ognuno con ruoli diversi, con rifermento al progetto Home care, ammesso a finanziamento (fondi Fesr 2007/2013), avrebbero “con artifici e raggiri indotto in errore la Regione, emanando bandi di selezione per l’affidamento di incarichi professionali volti all’espletamento del progetto che non prevedevano, però, per quel tipo di attività, alcun compenso e inoltre attestando falsamente che la predetta ricognizione fosse avvenuta (con particolare riguardo all’incarico di coordinatore e consulente del progetto), previo accertamento interno.

Con questi atti la Regione, erogatrice del finanziamento per il progetto Home Care, veniva indotta al riconoscimento di costi per incarichi professionali, come detto, non ammissibili, pari a circa 60mila euro, gravanti sui fondi comunitari, determinando il corrispondente ingiusto profitto, sia in vantaggio del Comune, che ne ricavava un risparmio di spesa, sia in vantaggio dei singoli funzionari e consulenti che risultavano vincitori dei bandi.

All’ex sindaco Sodano, si contesta, inoltre, il falso ideologico, allorquando, “nella qualità di pubblico ufficiale, attestava falsamente, in due determinazioni sindacali, n. 18 del 12-4-2013 e n. 47 del 12-6-2013, di avere effettuato una ricognizione delle professionalità interne con riguardo all’affidamento dell’incarico professionale di coordinatore del progetto, con l’aggravante di avere agito al fine di eseguire il delitto di tentata truffa ed abuso d’ufficio”.  L’indagine è stata coordinata dalla dott.ssa Giovannella Scaminaci.

Potrebbero interessarti anche