Giarre e l’invasione di vacanzieri. In larga parte pendolari del mare che frequentano il centro storico. Giusto una toccata e fuga.  Turisti e oriundi giarresi che hanno ritrovato una cittadina caotica, disordinata con il suo centro storico perennemente congestionato dal traffico. Sullo sfondo la vistosa carenza di agenti di polizia municipale che presidiano solo piazza Duomo, come negli anni 70,  lasciando sguarnite numerose altre zone nevralgiche della città.

Prima fra tutti la via Pirandello con l’ex terminal bus assediato da decine di auto in doppia fila, cartelloni pubblicitari abusivi a ridosso della strada e i paletti piantati nel cemento.  E ancora:  il viale Sturzo, viale Libertà con i suoi ambulanti che stazionano su marciapiedi, strade spazi verdi.  Ancora più pesante il quadro all’ingresso sud della città; a Trepunti si registra un esponenziale aumento del traffico veicolare lungo la via Luminaria e sul tratto di Statale che attraversa la frazione. Il piano viario è inadeguato, mentre come è noto ormai da tempo, la stessa rotatoria è una incompiuta non essendo stata completata la bretella di raccordo con la Statale. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nel piazzale antistante la barriera autostradale si formano lunghe file; decine di auto intrappolate nella rotatoria, mentre all’incrocio tra via Luminaria e la Statale si forma un gigantesco imbuto di auto e mezzi pesanti.

A Trepunti, poi, trionfa l’ambulantato selvaggio. Un biglietto da visita decisamente poco edificante per vacanzieri e turisti che arrivano in città. Attraversare il tratto antistante la piazza è impresa impossibile, tra auto parcheggiate in doppia fila, senza contare quelle che invadono la stessa piazza, assieme ai numerosi ambulanti, per la maggior parte abusivi, che stazionano a ridosso della strada. Proprio il fenomeno dell’ambulantato selvaggio è un altro tema non ancora affrontato con la giusta determinazione.

E basta osservare il numero delle postazioni abusive di vendita presenti in quasi tutte le strade del centro per farsi una idea di un fenomeno atavico che cresce a dismisura e che allo stato risulta incontrollato. Viale Libertà, corso delle Province, la piazza di Trepunti, il piazzale antistante il mercato ortofrutticolo ospitano mercatini permanenti, peraltro affollati di clienti. A qualunque ora del giorno. La Giarre dell’era D’Anna sembra rispecchiare in pieno quella del recente passato di Bonaccorsi, Sodano e Toscano.  Al netto della siepe sfoltita in corso Europa (peraltro dal solito attento giardiniere comunale), la città continua a sprofondare nel baratro.