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Giarre e le strisce blu: comunque vada è sempre una spesa

Giarre e le strisce blu: comunque vada è sempre una spesa

A Giarre le strisce blu tornano di nuovo nel mirino della politica. Questa volta, dopo il recente intervento del consigliere del Pd, Tania Spitaleri, spunta una nuova interrogazione a firma del capogruppo di Articolo 4, Raffaele Musumeci, indirizzata all’Amministrazione nella quale il consigliere ricostruisce una serie di presunte inadempienze contrattuali.

Raffaele Musumeci, al termine delle verifiche compiute, ha accertato che “l’Area Tecnica del Comune, il 19 febbraio scorso, ha provveduto ad impegnare la spesa di 2.808 euro, da corrispondere, previo regolare provvedimento di liquidazione, alla società che gestisce le strisce blu, a titolo di indennizzo per la preclusione di aree in concessione”, e che tale pagamento di somme a favore della Giarre Parcheggi si protragga da diverso, troppo, tempo in forma “anomala”.

Secondo il consigliere “Detti stalli ricadono in diversi punti del territorio cittadino e corrispondono ad alcuni passi carrabili in corso Italia, via Carolina, via Alfieri e uno stallo per disabili in via Tommaseo .

Tra gli stalli preclusi tre sono stati ricavati anche in piazza Jolanda, viale Libertà e via Alfieri, e annullati successivamente poiché non rispettano le normative previste dal Codice della Strada.

Alla luce di quanto emerso a parere del consigliere Musumeci, risulta oltremodo ingiustificato “ritenere che, a seguito di concessione di autorizzazione per passo carrabile, quella porzione di area usata come stallo, debba essere considerata, all’infinito, sottratta alla disponibilità del concessionario, giustificando la corresponsione, da parte del Comune, dell’indennizzo giornaliero, sino alla scadenza del contratto (anni 40) e non si proceda invece, alla tempestiva individuazione, in altro sito”.

In poche parole mentre appare corretto risarcire uno stallo non utilizzato temporaneamente, ovvero qualche giorno, e, come recita il contratto, ad una cifra forfettaria di € 5 al giorno, lo stesso non può dirsi per stalli ormai “cancellati” da anni dalla mappatura originaria. Questi stalli piuttosto che essere risarciti dovrebbero venire compensati con altri senza implicare tale esborso dell’ente.

Il Comune, quindi, non solo risulta penalizzato da un contratto capestro, sottoscritto dalla precedente Amministrazione Sodano con la Giarre Parcheggi, ma è “costretto passivamente” a versare un canone fisso mensile alla Società a titolo di rimborso per  questi stalli preclusi. In tutto una ventina. Ma è davvero “costretto passivamente” o tale costo si può e si poteva eliminare per tempo?

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