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Giardini, una “task force” per salvare la Baia

Giardini, una “task force” per salvare la Baia

Diversi cittadini e movimenti politici e culturali locali hanno costituito un comitato civico che si prefigge di dire la sua in merito alla realizzazione del nuovo porto turistico naxiota, proponendo delle progettualità alternative a quella elaborata dalla Società “Tecnis” e ritenuta “inquietante”

Al termine di una lunga riunione è stato costituito, da diversi cittadini di Giardini Naxos e da alcuni movimenti politici e culturali locali, il Comitato Civico “Per Salvare la Baia di Naxos”.

Di esso fanno parte, tra gli altri, il gruppo politico “Agorà”, il Circolo di Legambiente “Taormina-Alcantara”, l’associazione “Rinascita Naxiota”, i consiglieri comunali Alessandro Costantino e Valentina Sofia, gli architetti Elena Arcidiacono ed Odette Rigano, Giuseppe Limina, Giuseppe Valentino e Giuseppe Leotta, quest’ultimo designato portavoce del Comitato.

«Questo Comitato – scrive in una nota il portavoce Leotta, che è anche presidente dell’associazione “Idee in Movimento” – non è il “Partito del No”, contrario a qualsiasi opportunità di sviluppo del territorio di Giardini Naxos. Ribadiamo, invece, il nostro essere favorevoli ad uno sviluppo territoriale che abbia i canoni della sostenibilità, che non sono certamente riscontrabili nel progetto di Porto elaborato dalla Società “Tecnis”, pieno di elementi critici ed inquietanti (totale incompatibilità con il Piano Paesaggistico, durata abnorme – ben 24 mesi – prevista per la realizzazione del progetto che assesterebbe un colpo mortale all’economia del paese, impatto visivo dell’opera ed emissioni acustiche, ecc.).

«Se a tutto ciò aggiungiamo le note vicende giudiziarie di cui la Società in questione (attualmente commissariata) è stata protagonista e la conseguente precarietà finanziaria, ci troviamo di fronte ad un quadro che sarebbe eufemistico definire inquietante.

«Questo Comitato, pertanto, avrà il compito di indicare, in maniera propositiva ed in conformità alle normative vigenti, tutte le strade alternative all’affidamento alla Società “Tecnis” della realizzazione del nuovo porto di Giardini Naxos.

«Prossimamente, dunque, ci occuperemo del “famoso” finanziamento regionale (da quasi 400mila euro) del “Progetto Veroux” per la riqualificazione del molo e, più in generale, di un approccio serio alla portualità turistica, totalmente assente nelle gestioni politiche giardinesi dell’ultimo ventennio».

I membri del nuovo Comitato naxiota hanno anche preannunciato la loro mobilitazione, a sostegno del fronte del “Sì”, per il referendum di aprile sulle trivellazioni.

Rodolfo Amodeo

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