Lucio Dalla torna a casa con Carmine Susinni -
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Lucio Dalla torna a casa con Carmine Susinni

Lucio Dalla torna a casa con Carmine Susinni

L’apprezzatissima statua in bronzo che lo scultore di Mascali ha dedicato al grande artista scomparso quattro anni fa, rimarrà esposta per tutto questo mese di marzo sotto l’abitazione bolognese del compianto cantautore. E si preannuncia un nuovo record di “selfie”, dopo quello che l’opera in questione ha riportato nei mesi scorsi all’Expo di Milano

Una scultura straordinariamente “viva”, in grado di far “rivivere” il soggetto ritratto che, purtroppo, non c’è più e di cui, a distanza di quattro anni dall’improvvisa dipartita, si avverte la mancanza, sia sotto il profilo artistico che umano: è la fedelissima ed estremamente espressiva raffigurazione in bronzo del compianto cantautore Lucio Dalla realizzata dallo scultore di Mascali Carmine Susinni.

Tempo addietro ce n’eravamo già occupati in quanto la statua in questione è risultata l’opera d’arte più “selfata” alla recente Expo Internazionale di Milano, dove a volerla in mostra (nel padiglione “Il Tesoro d’Italia”) è stato il famosissimo critico Vittorio Sgarbi, grande estimatore di Susinni. Alla megakermesse lombarda, infatti, oltre un milione di persone hanno interagito con tale scultura, che invoglia il visitatore a sedersi sulla panchina dove l’artista mascalese ha collocato l’indimenticabile autore ed interprete di “4 Marzo 1943”, “Futura”, “Caruso” ed altre immortali pietre miliari della canzone italiana, ritratto nell’atto di intrattenersi cordialmente con la gente comune, così come era sempre solito fare nonostante la sua grandezza d’artista. Quanto mai appropriata, dunque, l’intitolazione che, parafrasando l’“incipit” del popolarissimo brano “L’anno che verrà” (“Caro amico ti scrivo…”), il maestro Susinni ha dato a questa sua significativa scultura, denominandola “All’amico Lucio”.

E da venerdì scorso 4 marzo, notoria data di nascita del cantautore bolognese (che le dedicò uno dei suoi primi successi, anche conosciuto come “Gesù Bambino”), questo capolavoro partorito in terra siciliana si trova esposto in quella che possiamo considerare la sua location ideale, ossia nel capoluogo emiliano sotto la sontuosa abitazione dell’artista scomparso, in Piazza dei Celestini.

L’iniziativa, voluta dalla Fondazione “Lucio Dalla”, è stata solennemente inaugurata, con la scopertura della statua, alla presenza delle autorità cittadine, di tanti amici e colleghi del compianto cantautore (tra cui il conduttore televisivo Giorgio Comaschi, il musicista Tullio Ferro ed i cantanti Andrea Mingardi e Paolo Mengoli) ed, ovviamente, dell’autore dell’opera Carmine Susinni (in posa accanto alla sua opera nella foto principale).

“All’Amico Lucio” rimarrà esposta in Piazza dei Celestini per tutto questo mese di marzo. Di fronte all’opera è stata collocata una telecamera fissa che riprende la gente comune ed i vip durante i loro “selfie” accanto alla statua; le immagini più significative e simpatiche verranno quindi selezionate dalla Rai per essere mandate in onda.

Da artista sensibile ed attento alle mutazioni della società, proprio come lo è stato Dalla, a Carmine Susinni va dato atto di aver realizzato un’opera perfettamente in linea con i nuovi linguaggi della comunicazione cosiddetta “social”: la cornice virtuale in cui ha incastonato la panchina su cui siede il cantautore si presta, infatti, particolarmente alla foto “selfie” (evoluzione di quello che una volta veniva chiamato “autoscatto”) in quanto nel visitatore interviene spontaneo l’istinto di posare accanto al soggetto ritratto, quasi interagendo con esso e divenendo a sua volta “parte integrante” dell’opera.

Anche il progetto esecutivo e realizzativo della panca e quello ideativo, esecutivo e realizzativo della cornice sono sempre di matrice etnea in quanto curati da due professionisti di Giarre, ossia l’architetto Koncita Santo e Lorenzo Lombardo, titolari della ditta “LKreazioni L’officinadelleidee”.

“Arte Interattiva in Cornice Virtuale” è la denominazione data dal maestro Susinni a questo nuovo linguaggio da lui creato, precorrendo i tempi, una decina d’anni fa, e che conferisce alla scultura uno spiccato realismo ed una straordinaria capacità comunicativa, non solo nelle forme, ma anche nell’espressione del volto, nella postura del corpo ed in ogni altro singolo dettaglio.

Carmine Susinni, peraltro, Lucio Dalla lo conosceva bene, sia perché l’artista bolognese era solito trascorrere le estati in Sicilia nella sua villa-masseria di Milo (che dista da Mascali pochissimi chilometri) e sia perché alla passione per le sette note affiancava quella per le arti figurative (nella sua abitazione di Bologna ha allestito una ricchissima galleria-pinacoteca contenente il meglio della creatività contemporanea); e mosso dalla sua inesauribile curiosità intellettuale e dalla sua voglia di socializzare, gli piaceva incontrare personalmente, anche durante i suoi soggiorni siciliani, i pittori e gli scultori espressi dai territori da lui visitati. E nella scultura portata all’Expo e, adesso, nella felsinea Piazza dei Celestini, Susinni ha raffigurato Dalla in atteggiamento tipicamente “siculo”, ossia con in mano il classico “coppino di càlia”, ovvero la busta con i ceci e le noccioline americane che “l’amico Lucio” era solito acquistare e sgranocchiare, così come tanta gente del luogo, quando si recava alle feste paesane di Milo e dei vari Comuni etnei, da lui tanto amate.

“All’Amico Lucio”, comunque, non è l’unica opera che lo scultore mascalese Susinni ha dedicato al grande cantautore. Il Comune di Milo, infatti, un paio d’anni fa ebbe a commissionargli la realizzazione del monolito in pietra lavica che fa da emblema all’anfiteatro che il paesino etneo si è sentito in dovere di intitolare all’illustre “villeggiante”. L’opera in questione, riproducente Dalla di profilo intento a suonare l’inseparabile sax, venne allora inaugurata alla presenza di eminenti personalità della musica italiana e dello spettacolo, quali Franco Battiato, Enrico Ruggeri e Red Ronnie.

Adesso dunque, grazie a questa sua nuova ed apprezzatissima riproduzione del compianto cantautore, il geniale e colto scultore siciliano, pur essendo da alcuni anni tornato a vivere nella sua Mascali, è riapprodato alla ribalta nazionale dove, in età giovanile, si era messo in luce per la sua brillante ed innovativa creatività, apprezzata nei più esclusivi salotti e ritrovi artistico-culturali milanesi.

Rodolfo Amodeo

Bologna, i cantautori Paolo Mengoli ed Andrea Mingardi in posa accanto alla statua di Lucio Dalla realizzata da Carmine Susinni

Vittorio Sgarbi all'Expo di Milano con la statua di Lucio Dalla e con lo scultore Carmine Susinni

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