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Giarre, incontro culturale con l’ingegnere Isidoro Fresta

Giarre, incontro culturale con l’ingegnere Isidoro Fresta

“Il sogno di Icaro” – L’elicottero: storia, aerodinamica, evoluzione. -, è il titolo dell’appassionante incontro culturale, tra scienza tecnica e poesia, con l’ingegnere Isidoro Fresta, organizzato dalla Società Giarrese di Storia Patria e Cultura, in collaborazione con il Comune di Giarre, che si è tenuto martedì sera nella sede sociale di via Fratelli Cairoli, 55 Giarre.

Dopo l’introduzione del preside Mario Catanuto, rettore del sodalizio organizzatore, è stato l’ingegnere giarrese, figlio dell’indimenticabile generale Fresta, eroe di guerra, ad affrontare l’affascinate argomento.

foto 1L’ingegnere Fresta, da grande esperto in materia, ha parlato dell’AW609, un velivolo totalmente innovativo, che alle caratteristiche tipiche di un elicottero (atterraggio e decollo da aree ristrette, volo stazionario), unisce grazie ai motori basculanti le velocità di trasferimento e le autonomie di volo di un velivolo convenzionale a turboelica. Il prototipo ha effettuato il primo volo nel 2003 per una durata di 36 minuti.

Entro il 2017 si prevede la certificazione da parte della FAA (Ente Federale Statunitense per l’Aviazione Civile), e successivamente da parte del JAA (Autorità Aeronautica Europea, di cui fa parte il Registro Aero­ nautico Italiano). A fine 2015 sono stati acquisiti ordini per più di 60 velivoli da parte di clienti ed operatori civili di vari paesi. Isidoro (Rino) Fresta, nato a Giarre nel 1947, è sposato ed ha tre figli. Si è laureato in ingegneria Meccanica con una tesi di aerodinamica dei rotori di elicottero nel 1973 presso /’Università “La Sapienza” di Roma e per più di venti anni ha lavorato come dirigente presso l’azienda elicotteristica internazionale italo–inglese Agusta­ Westland.

È stato a capo delle Direzioni Qualità prima del Centro Compositi di Anagni, e poi dello Stabilimento di Frosinone; ha diretto per sei anni due Stabilimenti, prima Monteprandone (AP) e poi Frosinone; per cinque anni è stato responsabile del trasferimento tecnologie nell’ambito dei programmi esteri. Negli ultimi anni prima della pensione è stato il direttore degli Approvvigionamenti degli stabilimenti del centro-sud. Maturata la pensione è tornato a vivere nella città natale, Giarre. Nel febbraio dell’anno scorso ha presentato il suo libro “Il Generale Giovanni Francesco Fresta, le sue memorie, la sua vita” – Edizioni Bracchi 2014.

Mario Pafumi

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