Depuratore Mascali, Consorzio chiede ai sindaci revoca autorizzazioni ad allacci fognari -
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Depuratore Mascali, Consorzio chiede ai sindaci revoca autorizzazioni ad allacci fognari

Depuratore Mascali, Consorzio chiede ai sindaci revoca autorizzazioni ad allacci fognari

comune mascaliIn nuova nota trasmessa ai sindaci dei cinque Comuni consorziati di Giarre, Riposto, Mascali, S. Alfio e Fiumefreddo,  il presidente del Cda del consorzio di depurazione, ing. Giuseppe Marletta si chiede di “non rilasciare ulteriori autorizzazioni allo scarico in fognatura e comunque ad effettuare o consentire attività che possano dare luogo ad ulteriori incrementi di portate di depurazione, significando che ogni ulteriore aumento delle portate in arrivo all’impianto può costituire un danno ambientale”. Il provvedimento che ha carattere d’urgenza, trae origine da una precisa richiesta avanzata nei giorni scorsi dal sindaco di Mascali Luigi Messina.

LE SOLLECITAZIONI DEL SINDACO DI MASCALI “Allo stato attuale il Comune di Mascali conferisce al depuratore consortile una portata media giornaliera inferiore all’equa ripartizione delle portate fra tutti i Comuni consorziati, fissati dall’assemblea dei sindaci in data 7 agosto 2008: Mascali (17 litri/secondo; Giarre 47 l/s; Riposto 25 l/s; Fiumefreddo 16/ls e Sant’Alfio 3 l/s”.

Come si legge nella nota del presidente del cda Marletta, “per quanto riguarda Mascali, la portata media giornaliera, conferita e riferita all’intero anno 2015, è stata di circa 7 litri/secondi, valore, quest’ultimo, compatibile con un adeguato e controllato incremento degli scarichi autorizzati”.

CICLO DEPURATIVO STRESSATO Nella missiva si rimarca il fatto che “i noti problemi di conferimento al depuratore, derivanti da portate normalmente maggiori a quelle previste e stabilite, stanno ancora stressando l’intero ciclo depurativo, innescando le procedure di preavviso di diniego allo scarico da parte del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”.

GIARRE, IMPUTATO PRINCIPALE Il Comune di Giarre risulta essere l’imputato principale essendo stato accertato che la quantità di liquami conferiti è il doppio di quanto stabilito. Nei mesi scorsi il Comune di Giarre era stato invitato a ridurre le potenziali dispersioni idriche (in fognatura) operando, eventualmente, ad una distribuzione turnata dell’acqua. Tali procedure sono state attuate nelle scorse settimane dall’Ufficio idrico giarrese con la sospensione, durante le ore notturne, in due distinte occasioni, del servizio idrico. Il risultato di queste manovre – si apprende dal Consorzio di depurazione di Mascali – è ancora in fase di valutazione.

L’INDAGINE DELLA PROCURA Intanto la gestione operativa del Consorzio di depurazione di Sant’Anna di Mascali già da svariati mesi è al centro di una delicata inchiesta della Procura di Catania.

L’iniziativa prende le mosse dalle indagini avviate già nel marzo scorso dalla Capitaneria di porto di Riposto, in ordine a presunti reati ambientali (inquinamento del mare) ma anche per danneggiamento di impianto di pubblica utilità e falso. E, secondo quanto si apprende tutti gli incartamenti sono stati depositati e quanto prima la Procura dovrebbe trarre le proprie conclusioni.

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