Acireale: presentato il libro “Toby e i suoi amici”, ultima opera di Gabriella Calì -
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Acireale: presentato il libro “Toby e i suoi amici”, ultima opera di Gabriella Calì

Acireale: presentato il libro “Toby e i suoi amici”, ultima opera di Gabriella Calì

La scrittrice acese Gabriella Calì nella sala multimediale dell’Istituto San Luigi di Acireale ha presentato sabato 13 febbraio scorso il suo ultimo lavoro, in odine di tempo, che racchiude cinque storie agrodolci dal titolo “Toby e i suoi amici”, edizioni Prova d’Autore.

Un libro che la Calì ha voluto presentare presso un istituto scolastico per il semplice motivo che il contenuto è indirizzato sia ai giovani lettori che agli educatori. Un volume pedagogico, quindi, con protagonisti gli animali della fattoria del nonno Antonino, “Anto” per i familiari, e la natura con la sua costante ciclicità notata e apprezzata da chi vive in campagna e non da chi vive in città.

Un volume dove le varie storie con protagonisti nonno Anto e il cane Toby, conosciuti in realtà dall’autrice nella sua adolescenza, si fondono poi perfettamente quasi per gioco nella mente dell’autrice, da molti anni affetta da retinite pigmentosa, per cui narra partendo da  quanto la sua fervida mente le consente di ricordare. Nella campagna del nonno Anto c’è il cane Toby, un bel esemplare di Jack Russel dal mantello bianco con chiazze color miele, che tiene perfettamente in riga un pony, una mucca, una pecora, un gallo, tante galline, tante anatre, gatti e maiali.

Assemblea-presentazione-libroLe cinque storie agrodolci di Gabriella Calì di volta in volta hanno inizio dalla presenza e dal lavoro prezioso di Toby che, affezionato e fedele al nonno Anto, nella fattoria svolge il ruolo utilissimo di “messaggero” dato che viene a conoscenza delle varie situazioni prima di tutti, e di attento collaboratore nella risoluzione dei vari problemi che si presentano di volta in volta. Nelle varie storie risalta, poi, l’amore di nonno Anto per la terra, per la sua fattoria dove coltiva frutti e verdure, dove dal forno a legna esce fuori un accattivante profumo di pane fresco, dai tini in cantina il profumo dell’olio fresco, dalle formine un odore di cotognata.

Un volume dove c’è spazio anche per le tradizioni locali come la festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici. Un bel lavoro questo della Calì relazionato da Mario Grasso, scrittore e critico letterario e da Giulia Sottile, giornalista. “Da una attenta lettura –  ha sottolineato la Sottile – non si può affermare che le storie agrodolci rientrino nel genere favolistico”.

La relatrice, infatti, dice bene perchè i protagonisti sono gli animali, ma non sono antropomorfizzati né alludono a faccende o conflitti prettamente umani, non c’è traccia di allegoria. “Il focus è palesamente l’animale – ha concluso la Sottile – con l’obiettivo di valorizzare il suo mondo, fuggendo l’atteggiamento strumentalizzante che permea grandi fertte di civiltà moderna”. Alcuni passi del volume sono stati letti da Nives Levan.

Camillo De Martino

Nella foto di copertina da sinistra al tavolo della presidenza: Nives Levan, Gabriella Calì, Mario Grasso

Nella foto all’interno l’assemblea dei partecipanti alla serata culturale

 

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