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Randazzo: l’amministrazione comunale rinuncia a un contributo statale concesso per la sicurezza degli edifici scolastici

Randazzo: l’amministrazione comunale rinuncia a un contributo statale concesso per la sicurezza degli edifici scolastici

Nella graduatoria provinciale, il Comune etneo per via della vetustà degli edifici si era classificato utilmente al terzo posto con novantasette punti. Il finanziamento, cui avrebbe potuto beneficiare l’ente, ammontava a 49mila euro che adesso, invece, saranno riassegnati ad altri Comuni. Contrariati i genitori, il personale scolastico, i professionisti e le imprese specializzate del settore. L’opposizione insorge e annuncia battaglia. L’amministrazione comunale rassicura: gli interventi previsti saranno eseguiti, ma con fondi comunali

08gen2015aj_401Ha suscitato un vespaio di polemiche non soltanto nell’ambiente politico, ma soprattutto nell’opinione pubblica, la rinuncia dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Mangione, ai fondi previsti da un finanziamento erogato dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca). Si tratta di risorse economiche che il governo Renzi ha stanziato a favore degli enti locali proprietari di edifici scolastici al fine di verificare le condizioni statiche degli elementi strutturali, solai e controsoffitti, e degli elementi a essi ancorati, per garantire la sicurezza e prevenire eventuali crolli.

Il Comune di Randazzo ha partecipato al bando risultando beneficiario del finanziamento in questione che prevedeva, un cofinanziamento di 91mila euro, interamente a carico dell’ente a fronte dei complessivi 140mila euro preventivati per la realizzazione dell’intero progetto.

CalcinacciSecondo quanto previsto dal bando Miur, il comune era tenuto, pena la revoca del contributo, ad affidare a specialisti del settore l’incarico per lo svolgimento delle relative indagini diagnostiche degli edifici, entro il 31 dicembre 2015; termine prorogato al 31 gennaio 2016. Poiché entro tale data l’amministrazione comunale non ha assegnato alcun incarico, né a imprese né a liberi professionisti, il mancato affidamento avrà come conseguenza la revoca del finanziamento statale che sarà riassegnato ad altri comuni mediante lo scorrimento degli interventi presenti in graduatoria.

Il finanziamento prevedeva il seguente contributo statale:
Circolo Didattico “Don Lorenzo Milani”:
Scuola Primaria, sede “via Vittorio Veneto” € 7.000
Scuola Primaria, plesso “Crocitta” € 7.000
Scuola dell’Infanzia, sede “via Vittorio Veneto” € 7.000
Scuola dell’Infanzia, plesso “Santa Giovanna Antida” € 7.000
Istituto Comprensivo “E. De Amicis”
Scuola Media, sede “Piazza Loreto” € 7.000
Scuola Primaria, sede “Piazza Bixio” € 7.000
Scuola dell’Infanzia, plesso “Cappuccini” € 7.000
“Nessuno si senta tradito – afferma l’assessore ai lavori pubblici, Carmelo Franco – non abbiamo potuto affidare l’incarico per un impedimento amministrativo-contabile. Il consiglio comunale non ha ancora approvato il bilancio preventivo del 2015, per cui non è stato possibile impegnare le relative somme previste per il cofinanziamento. Tuttavia, essendo che l’amministrazione comunale è sensibile alla problematica dell’edilizia scolastica, tant’è che abbiamo partecipato al bando del Miur nonostante le difficoltà che stiamo vivendo, tra cui la carenza di personale tecnico, la giunta – dichiara l’assessore Franco – ha diramato una direttiva agli uffici affinché per tale voce si prevedano i fondi necessari nel bilancio 2016. Pertanto, l’amministrazione comunale con fondi propri del bilancio, prevedendo un notevole risparmio rispetto ai costi del progetto Miur, si impegna a dotarsi della valutazione della vulnerabilità sismica di ciascun edificio scolastico di proprietà comunale. Dotarsi della carta del rischio del patrimonio edilizio scolastico comunale – aggiunge – è fondamentale, ma anche necessario per accedere a eventuali, successivi, bandi statali”.

Gaetano Scarpignato

*foto di repertorio

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