Malasanità a Catania? La storia del piccolo Daniel e di una morte che lascia tanti interrogativi -
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Malasanità a Catania? La storia del piccolo Daniel e di una morte che lascia tanti interrogativi

Malasanità a Catania? La storia del piccolo Daniel e di una morte che lascia tanti interrogativi

L’ultima ora dice: funerali alle ore 16 di oggi nella chiesa “S. Pio X” a Nesima, periferia di Catania. La malasanità colpisce ancora, almeno parrebbe così.
In dieci giorni, dalla gioia alla tragedia. L’ennesima storia di presunta malasanità vede protagonisti Pierpaolo Carni e sua moglie Maria Elisabetta Viro: il bimbo che tanto desideravano è morto all’ospedale “Garibaldi” di Nesima.

Daniel non è venuto al mondo, una tragedia su cui la magistratura dovrà fare luce. Si attende adesso l’esito dell’autopsia del dott. Giuseppe Ragazzi. Ma le domande sono tante: a cominciare dalle condotte dentro il nosocomio catanese. Anche perché, fra l’altro, parrebbe, a sentire quanto dichiarato dal padre, che sia stata eseguita l’autopsia prima di quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria.

E’ l’otto gennaio quando la madre, alla trentanovesima settimana, si reca al pronto soccorso dell’ospedale etneo perché “non sente il bambino”. I genitori raccontano che i medici le avrebbero eseguito il tracciato e detto che tutto procedeva bene. Ma l’undici gennaio, ecco che la donna accusa dei dolori addominali. All’ambulatorio dell’ospedale i medici avrebbero cominiciato a fare il tracciato, per poi fermarsi.

Perché? Per un presunto guasto alla macchina. Arrivano altre rassicurazioni.
Finchè la tragedia, quando il 18 gennaio, dall’ultimo esame, la diagnosi è terribile: il bambino è morto.

Il padre del piccolo chiede di potere vedere il corpo del figlio ma la sua richiesta sarebbe stata negata. Di qui, l’avvio della procedura legale: parte un espoto ai carabinieri di Nesima.
“Voglio sapere – dice il padre – tutta la verità su questa storia. Voglio sapere perché mio figlio è morto”.

La Procura della Repubblica ha aperto un’indagine, condotta dal Pm Alessandro Fragalà. I due genitori, assistiti dal penalista Christin Petrina e dal civilista Fabio Di Prima, stanno seguendo gli accertamenti disposti dal pm.

Marco Benanti

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