Dalla Capitale un’attualissima fiaba siciliana -
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Dalla Capitale un’attualissima fiaba siciliana

Dalla Capitale un’attualissima fiaba siciliana

E’ “Raghad, Regina di Nertita”, scritta dalla giornalista professionista romana Luana Silighini, ispiratasi al dramma della ragazzina siriana che, nello scorso luglio, trovò la morte su una “carretta del mare” dalla quale vennero gettati negli abissi i farmaci a lei necessari per sopravvivere. Un’opera destinata ai bambini, ma che tanto ha da dire anche agli adulti

In quest’ultimo scorcio dell’anno che ci sta per lasciare, della nostra Sicilia si è occupata la stimata collega giornalista romana Luana Silighini. E non, come potrebbe pensarsi, con articoli e servizi, bensì dando alle stampe l’avvincente favola “Raghad, Regina di Nertita”, consigliata ai bambini dai dieci anni in su, ma di gradevole lettura anche per il pubblico adulto.

Da brava professionista dell’informazione, in pratica, l’autrice ha preso spunto da una triste vicenda reale per poi approdare, con un volo di fantasia, al classico “lieto fine” che da sempre caratterizza il genere fiabesco.

Quest’opera prima letteraria della Silighini (che si avvale del disegno di copertina e delle illustrazioni di Elisa Moriconi) affronta, peraltro, un argomento estremamente attuale in quanto è incentrata sulla più che mai scottante problematica dell’immigrazione.

Protagonista della fiaba è la ragazzina undicenne Raghad Hasoun, morta nello scorso luglio di diabete mentre si trovava nel Canale di Sicilia su una carretta, a seguito del lancio in mare da parte degli scafisti del suo zainetto contenente le medicine per lei vitali.

«Ho preso un po’ ad emblema quell’episodio realmente accaduto – dichiara Luana Silighini – per raccontare il dramma quotidiano vissuto da migliaia di bambini e dai loro genitori nelle acque che lambiscono la nostra terra ed, in particolare, la vostra Sicilia. Poi sono andata oltre con l’immaginazione, raccontando della vita della piccola Raghad nei profondi abissi marini, dove per magia lei si trasformerà in una stella marina e conoscerà il Regno di Nertita, che le riserverà una nuova avventura ed una nuova esistenza.

«Inizialmente volevo narrare di un bimbo o di una bimba che non aveva la vista e che la ritrovava in mare. Nel frattempo giungeva la notizia amara di quel papà che aveva dovuto abbandonare il corpo della figlioletta alle acque di un Paese straniero che per lui avrebbe dovuto significare la salvezza. A quel punto, lo spirito di cronaca ha prevalso su quello d’immaginazione ed ho, così, iniziato ad approfondire la notizia su come, quando e perché Raghad Hasoun fosse morta così vicino alla costa e per una causa apparentemente banale. E, come se non bastasse, nell’indifferenza di un “effimero” luglio pieno di sole e spiagge affollate, come quella dove mi trovavo io in quei giorni, in Maremma. Poi, quando ho scoperto che quella giovanissima siriana era cieca, ho capito che il mio essere giornalista doveva lasciare il passo alla mia creatività per spiegare ai bambini un fatto che è un po’ l’emblema di quanto tanti loro coetanei stanno vivendo, ogni giorno, su quelle infernali carrette del mare.

«Ai fruitori di questa favola, ossia ai bambini, non ho la presunzione di narrare la realtà, bensì di dare loro degli input. Vorrei, in sostanza, che sin da giovanissimi ci si possa rendere conto di come ci si senta a scappare da una guerra spietata, come è quella siriana, e che dalla consapevolezza che ne deriva possano scaturire sentimenti di solidarietà anziché di discriminazione, in maniera tale che in ogni posto del mondo ci sia sempre spazio per la speranza e per ricominciare».

Ci troviamo, dunque, in presenza di un racconto inizialmente realistico e drammatico, ma che poi si ammanta del fascino fiabesco per approdare, infine, ad un messaggio educativo (la cosiddetta “morale della favola”). Il tutto nell’ambito di uno schema narrativo originale e coinvolgente, dal ritmo molto sostenuto e dai dialoghi estremamente toccanti (specie quelli tra la protagonista ed il padre e, nella seconda parte, con i pesciolini del Mediterraneo). “Raghad, Regina di Nertita” si fa leggere, quindi, tutta d’un fiato. E non sarebbe male ipotizzarne una versione a cartoni animati (magari in stile disneyano) per il cinema o per la tv.

Oltre che di diversi servizi televisivi e radiofonici, il brillante esordio della Silighini nel mondo della narrativa è stato oggetto, in queste settimane, anche di incontri con varie scolaresche romane, proprio in considerazione dell’alto valore educativo di questa favola contemporanea.

“Raghad, Regina di Nertita”, edito sia in versione cartacea che in formato “e-book” per i tipi della “Narcissus.me”, è in vendita (a 5,99 euro) sui grandi store internazionali, come Amazon, Apple e Kobo, così come sugli store italiani, da quelli generalisti a quelli più piccoli e di nicchia.

L’autrice Luana Silighini, 38 anni, laureata alla Sapienza di Roma in Scienze della Comunicazione (con specializzazione in Giornalismo Multimediale), è una giornalista professionista dotata di una grande passione per la scrittura nonché per la fotografia ed i reportage video. Formatasi all’edizione romana del Corriere della Sera, dal 2006 lavora per la principale agenzia giornalistica italiana, ossia l’Ansa, per la quale si è occupata di un po’ tutti i settori (dalla cronaca alla cultura, fino al lifestyle ed agli animali) realizzando prodotti completi (testo, foto, video, ecc.). Ma come freelance ha anche all’attivo collaborazioni con alcuni dei più prestigiosi quotidiani nazionali (sia in versione cartacea che online) quali il Sole 24 Ore, Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano ed il Tirreno. Vanta pure una notevole esperienza radiofonica e televisiva che l’ha vista, tra l’altro, collaborare con Radio Rai e, nell’ambito del popolare programma del servizio pubblico “UnoMattina”, con il noto conduttore Luca Giurato.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Luana Silighini, la copertina del suo libro e la piccola Raghad Hasoun col papà

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