Due rapine, una al Conforama, ed un sequestro di persona: bottino di quasi 2 milioni di euro. Arrestato catanese incensurato VIDEO -
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Due rapine, una al Conforama, ed un sequestro di persona: bottino di quasi 2 milioni di euro. Arrestato catanese incensurato VIDEO

Due rapine, una al Conforama, ed un sequestro di persona: bottino di quasi 2 milioni di euro. Arrestato catanese incensurato VIDEO

IL VIDEO DELLE RAPINE

Trent’anni, incensurato, eppure con un curriculum criminale di tutto rispetto. E’ questo il profilo di Dario Giuseppe Muntone, arrestato sabato scorso da personale della Polizia di Stato, in quanto gravemente indiziato dei reati di rapine plurime pluriaggravate e sequestro di persona.

In particolare le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio – Squadra Antirapine hanno permesso di acquisire univoci e concordanti indizi di reità in ordine a due rapine ed un sequestro di persona.

Nel dettaglio gli episodi sono: una rapina aggravata perpetrata il 25 febbraio 2015, in concorso con altri, ai danni di una nota gioielleria del centro di Catania; una rapina aggravata commessa in data 25 giugno 2015 ai danni di altra gioielleria sita all’interno del centro commerciale Conforama di Riposto (clicca e leggi Riposto, rapina alla gioielleria di Conforama) ed un sequestro di persona a scopo di estorsione, commesso il decorso 7 settembre, ai danni del direttore di filiale di un istituto di credito di Catania, costretto a salire a bordo di un’autovettura e rilasciato dopo il pagamento della somma di 60.000.00 (sessantamila) euro prelevata da un dipendente del citato istituto bancario.

In occasione delle rapine alle gioiellerie Muntone, sotto la minaccia di una pistola semiautomatica asportava gioielli ed orologi, in particolare a Catania 93 orologi e diversi oggetti preziosi dal valore complessivo di circa 1.500.000,00 (un milione e cinquecentomila) euro mentre a Riposto gioielli quantificati in 250.000,00 euro.

Le investigazioni, condotte senza soluzione di continuità, nell’arco temporale ricompreso tra i tre episodi delittuosi, hanno permesso agli operatori di addivenire dapprima all’individuazione di un soggetto che a vario titolo aveva partecipato a tutti i reati di cui si tratta e successivamente alla sua identificazione resa particolarmente complessa dal suo status di incensurato.
Il GIP del Tribunale, in sede di convalida del fermo, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.

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