Giardini Naxos: “sospetti” sulle dimissioni da Agorà 2015 -
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Giardini Naxos: “sospetti” sulle dimissioni da Agorà 2015

Giardini Naxos: “sospetti” sulle dimissioni da Agorà 2015

Le motivazioni addotte dai tredici dissidenti, che nei giorni scorsi hanno improvvisamente abbandonato in massa il locale movimento politico, non convincono coloro che ancora militano in esso i quali, inoltre, avrebbero gradito una preventiva discussione interna anziché apprendere la notizia dalla stampa. Nelle ultime ore, intanto, dall’aggregazione civica ha preso le distanze anche Maurizio Priolo

Non si è fatta attendere la replica-reazione dei quarantanove cittadini di Giardini Naxos, impegnati nell’aggregazione politica “Agorà 2015”, alle dimissioni rassegnate in questi giorni da quattordici esponenti del movimento, tra cui si annoverano nomi di spicco quali quelli di Giovanni Bucolo e Maurizio Priolo, candidati assessori alle ultime elezioni amministrative giardinesi. Priolo, in particolare, ha lasciato “Agorà 2015” nelle appena trascorse ore, dopo l’abbandono in massa di avantieri dei primi tredici dimissionari.

Ma come salutano gli “agorini” superstiti gli ormai ex compagni di viaggio? «Preliminarmente – si legge in un comunicato diramato quest’oggi da Agorà 2015 – corre l’obbligo di ringraziare tutti loro per l’impegno ed il lavoro svolto in occasione delle recenti elezioni amministrative.

«La loro scelta, comunque, stupisce ed amareggia l’intero gruppo, e certamente, in questa fase, può creare stupore tra i cittadini che con il loro consenso hanno riposto grande fiducia nell’intera nostra lista civica, che nella scorsa primavera si è presentata all’elettorato locale in maniera innovativa, sia nei contenuti che nei modi di porsi e di parlare alla gente. Agorà 2015 è, infatti, nata dal “sogno rivoluzionario” di alcuni giardinesi, giovani e meno giovani, che hanno iniziato a riunirsi già dal lontano 2013 e che, man mano, ha aggregato un numero cospicuo di sostenitori e simpatizzanti fino al conseguimento di un onorevole terzo posto, purtroppo non sufficiente per poter governare la città, in una campagna elettorale assai dura e complessa, che ha visto in competizione ben sei schieramenti.

«Allora come oggi un ruolo centrale nel coordinamento degli incontri lo ha assunto il nostro candidato sindaco Giuseppe Cacciola, che con spirito costruttivo, grinta e capacità è riuscito a conquistarsi sul campo quel ruolo di leader da tutti condiviso, accettato ed apprezzato.

«Agorà 2015 è nata con l’obiettivo di promuovere un progetto politico alternativo a quello dell’Amministrazione Comunale uscente e, pertanto, non ha accettato accordi o “inciuci”, tipici del vecchio modo di fare politica, giusto per vincere ad ogni costo.

«Purtroppo in politica episodi come quello che ci troviamo oggi a commentare sono assai frequenti e, soprattutto nel periodo post elettorale, si assiste spesso ad “ammutinamenti” di questo genere, che nella fase iniziale possono ingenerare nell’opinione pubblica confusione ed indurre ai pensieri più disparati in ordine alle vere ragioni di fondo sottese alla scelta di abbandonare un percorso politico intrapreso.

«Non ci convince, infatti, la motivazione addotta dagli amici che hanno lasciato Agorà 2015, ossia la “mancata costituzione di un Direttivo giovane”, sia perché in Agorà 2015 non è mai esistito alcun Direttivo, sia perché i giovani all’interno del nostro progetto sono e continuano ad essere i veri protagonisti. Non si spiega altrimenti la scelta di Gaetano Longo, Federica Savoca, Rossana Cacciola, Antonio Marcianò, Sergio “Machico” Galeano, Mara Bevacqua, Tamara Caltabiano, Carlo Monaco, Davide Santiganzio, Alfio Spadaro, Andrea Foro, Cleopatra Amoroso, Giuseppe Avola, Gabriele La Fauce, Frank Tizzone, Antonio Spadaro, Antonio Russo e Federica Trimarchi, giusto per citare alcuni giovani che, anche nella fase post elettorale, stanno continuando il loro percorso all’interno del nostro movimento politico, distante anni luce da schemi partitici oramai, a nostro modo di vedere, obsoleti e superati.

«Ci amareggia anche la metodologia con cui i fuoriusciti hanno ufficializzato la loro decisione. Secondo la nostra idea di gruppo e di appartenenza, infatti, la notizia doveva essere anticipata durante l’assemblea in cui, con rispetto e spirito democratico, si è discussa la proposta, da alcuni di loro avanzata, di costituire un Direttivo; proposta che non ha trovato il favore della maggioranza dei partecipanti, che invece si è dichiarata favorevole alla nomina di due portavoce.

«Sta di fatto che Agorà 2015 continuerà a prosperare ed a perseguire il suo “sogno rivoluzionario” attraverso l’impegno dei tanti amici, giovani e meno giovani, che partecipano con continuità e coerenza al progetto originario.

«Agli amici che oggi lasciano il nostro movimento civico – concludono “diplomaticamente” gli esponenti di Agorà 2015 – auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni, personali e di gruppo, nella certezza che anche in loro resterà il segno indelebile di una campagna elettorale vissuta con grande intensità e grandi emozioni».

Rodolfo Amodeo  

 

FOTO-VIGNETTA: il leader dei quattordici “ammutinati”, Giovanni Bucolo, indica al “capitano” di Agorà 2015, Giuseppe Cacciola, la rotta che la trireme greca, simbolo ufficiale della lista civica, dovrebbe seguire

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