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Catania, Istituto musicale “V. Bellini”: i lavoratori si affidano alla magistratura

Catania, Istituto musicale “V. Bellini”: i lavoratori si affidano alla magistratura

Nel luogo “… dove gli studenti diventano artisti…”, ci sono lavoratori che da anni non sanno cosa diventeranno o cosa sono già diventati. Il luogo è l’Istituto musicale “V. Bellini” di Catania, i lavoratori  (e gli ex) sono gli addetti all'”accoglienza”, che, dopo oltre vent’anni di servizio, con la fine del rapporto con la Pubbliservizi, da anni sono in balia del nulla che avanza.

Artefici di tante battaglie, decise, ma mai violente, culminate anche con l’occupazione dello stesso edificio, i lavoratori, che all’inizio erano 14, hanno inoltrato un corposo dossier-esposto alla Procura della Repubblica di Catania, che, tramite il comando della Guardia di Finanza, ha avviato un’indagine ,che presto dovrebbe concludersi. Nel loro dettagliato esposto, i lavoratori lamentano tutta una serie di circostanze che mai sono state smentite dai responsabili del rinomato istituto, “circostanze” culminate con la gara d’appalto, contestata dai lavoratori, per il servizio d’accoglienza vinta nell’ottobre del 2011 dalla cooperativa campana Maxclean.

Intanto, in queste ore, salta fuori un documento dove risulta che nel 2013 “l’Istituto Musicale V. Bellini (…) dichiara di voler risolvere il diritto e con effetto immediato, il contratto stipulato  (con la “Maxclean Società Coooperativa”) in data 5-10-2011″. Nel documento in questione, redatto da uno studio legale di Catania, è evidenziato che sono stati rilevati nei confronti della ditta appaltatrice, “gravi inadempienti contrattuali, dovuti ad esclusivo fatto colpevole della parte appaltatrice, causa di grave crescente danno a parte committente”.

Ad oggi, comunque, a questa richiesta di “risoluzione” del contratto, è rimasta lettera morta. Perché? Se lo chiederanno sicuramente i lavoratori, i quali, fra qualche giorno, saranno in tribunale, con l’accusa di “interruzione di pubblico servizio”, per aver occupato l’edificio scolastico. “Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura e ad essa ci affidiamo”, dicono i lavoratori.

Orazio Vasta

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