Vertici Autostrade Siciliane: otto arresti della Dia -
Catania
19°

Vertici Autostrade Siciliane: otto arresti della Dia

Vertici Autostrade Siciliane: otto arresti della Dia

La Dia di Catania ha eseguito otto ordini di custodia cautelare nei confronti di funzionari del Consorzio autostrade siciliane (Cas) e imprenditori in esecuzione di un provvedimento del Gip di Messina, emesso su richiesta del procuratore Guido Lo Forte e dall’aggiunto Sebastiano Ardita. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono di turbata libertà degli incanti, induzione a dare o promettere utilità e istigazione alla corruzione.

L’inchiesta, basa su indagini della Dia, riguarda funzionari e imprenditore che, secondo l’accusa, sarebbero stati “interessati negli appalti truccati nel settore dei lavori sulle autostrade siciliane che coinvolge prevalentemente i cosiddetti bianchi”.

I provvedimenti, eseguiti dalla Dia di Catania, riguardano cinque imprenditori: i fratelli Giacomo e Antonino Giordano, di 43 e 46 anni, Francesco Duca, 46 anni, Rossella Venuto, 43 anni, Giuseppe Iacolino, 32 anni.

L’ordinanza è stata notificata anche al dirigente del Cas Letterio Frisone, 61 anni, e al funzionario dello stesso consorzio Filadelfio Scorza, 55 anni. Agli arresti domiciliari è stato posto anche il componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Irccs Policlinico di San Matteo di Pavia, Filippo Filippi, di 72 anni, accusato di induzione indebita: avrebbe imposto all’imprenditore Giacomo Giordano l’assunzione di un romeno nella sua ditta che aveva vinto l’appalto di pulizia nell’ospedale lombardo, in cambio della liquidazione di lavori eseguiti dalla società.

Il Gip ha interdetto dall’attività imprenditoriale per due mesi Andrea Valentini, 54 anni e Antonio Chillè, di 53, e disposto il sequestro preventivo dei beni di Letterio Frisone fino ad un massimo di 100 mila euro. Quest’ultimo provvedimento fa seguito alla stima della presunta tangente che il dirigente del Cas, in qualità di responsabile del provvedimento della gara al centro dell’inchiesta, secondo la Procura di Messina, avrebbe ottenuto, oltre alla ristrutturazione di un suo immobile, per fare ottenere lavori a imprenditori amici. (Ansa)

Potrebbero interessarti anche