Mineo, per un’accoglienza davvero solidale -
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Mineo, per un’accoglienza davvero solidale

Mineo, per un’accoglienza davvero solidale

Alcuni Parlamentari nazionali hanno visitato il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo al centro di critiche e dubbi nel corso degli ultimi mesi

 A dare lo spunto è stato, come hanno dichiarato i responsabili del Centro, “il proliferare di notizie artificiose e di ricostruzioni forzate sullo stato della gestione del Cara alimentate da alcuni organi di informazione”. Una situazione moto delicata che ha portato alla necessità di proporre una visita al Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Mineo, che si è concretizzata lunedì 28 aprile scorso, quando il Sindaco di Mineo, nonché Presidente del Consorzio pubblico “Calatino Terra d’Accoglienza”, Anna Aloisi, ha invitato i Parlamentari nazionali a visionare il Centro. In particolare, sono stati verificati i punti nevralgici quali la mensa, la postazione della Croce Rossa Italiana, il Punto mamma (che si occupa di seguire le mamme e i bambini in tutti i processi necessari, dall’approvvigionamento di alimenti dedicati al doposcuola), l’internet point e job center, la ludoteca, e qualche abitazione in cui risiedono i migranti ospiti.

Nel corso della visita è stato appurato come al Cara siano garantiti dall’ente gestore tutti i servizi fondamentali, insieme a diverse attività collaterali, che rendono il migrante ospite un cittadino attivo all’interno del Centro e dell’intero territorio. Dalla gestione, per esempio, è stato segnalato l’impegno ad “educare” gli ospiti a quelle che sono le consuetudini della nostra tradizione locale, ma senza imporre loro le abitudini del posto. Un esempio emblematico di ciò sono le foto di alcuni migranti che dormivano con i materassi sul pavimento, malgrado gli stessi avessero la disponibilità di reti che avevano deciso di non utilizzare.

La visita, che è stata condotta insieme ai Sindaci degli Enti locali aderenti al consorzio pubblico “Calatino Terra d’Accoglienza”, Anna Aloisi (Sindaco di Mineo), Marco Aurelio Sinatra (Vizzini), Giovanni Verga (Licodia Eubea), Nuccio Barbera (San Cono), Gianluca Petta (San Michele di Ganzaria), si è conclusa con una conferenza stampa nel corso della quale si è avuto modo di puntualizzare alcuni aspetti fondamentali e fuorvianti diffusi dagli organi di informazione relativi proprio alla gestione.

«Io e gli altri Sindaci del Consorzio rappresentiamo lo Stato italiano, amministrando in maniera del tutto disinteressata, dal punto di vista economico, il Centro, e preciso che non riceviamo nessun gettone di presenza né altre indennità, ma svolgiamo questa funzione a titolo totalmente gratuito – ha sottolineato Anna Aloisi, Sindaco di Mineo e Presidente del Consorzio “Calatino Terra d’Accoglienza” –. Per questo motivo ho ritenuto opportuno promuovere questa iniziativa istituzionale, utile a ristabilire la verità sul valore e la qualità del Cara di Mineo che, per tutta l’Italia, deve continuare a essere un motivo d’orgoglio nella gestione dell’accoglienza dei migranti».

L’occasione è stata anche utile per ribadire la necessità che la struttura di Mineo continui a essere destinata a Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo e non subisca trasformazioni dettate dall’emergenza («Una qualunque trasformazione non farebbe altro che annullare l’intero lavoro di integrazione che, in questi anni, è stato portato avanti, posso accettare la trasformazione del Cara in Centro di Prima Accoglienza, ma solo a costo che portino il mare a Mineo», ha concluso Anna Aloisi).

Alla visita erano presenti Luisa Albanella, deputata del Pd  («Ho trovato elementi positivi come la pediatria e il punto mamma e, per quanto ho visto, non ho notato le criticità che sono state lamentate. L’unica è rappresentata dai tempi lunghi delle commissioni da cui dipendono il sovraffollamento, l’esasperazione ed i disagi delle lunghe attese. Molti, infatti, mi hanno chiesto il ricongiungimento familiare. Il Cara non ha le condizioni logistiche per modificarlo in CIE o CPA che è una struttura più contenuta e più controllata»), ed il senatore Salvo Torrisi, dell’Ncd («Trovo la conduzione del centro a livelli ottimali, sia per i servizi essenziali che di formazione e inserimento sociale. Questa realtà è anche un biglietto da visita importante della nostra Sicilia nel mondo. Non strumentalizziamo il centro per sterili polemiche politiche ma operiamo insieme per rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano il turn over. La difficoltà burocratica è paradossale e inaccettabile. Le commissioni sono state nominate ma non sono operative per problemi logistici. A mio avviso non va modificato in centro di prima accoglienza»).

Il Sindaco di Mineo ha ricordato che alla visita istituzionale sono stati invitati tutti i parlamentari nazionali di riferimento della provincia. Nel corso della giornata è stato anche sottolineato che “la presenza di due parlamentari è stata certamente sufficiente a documentare lo stato reale del centro, anche perché l’ispezione condotta da due parlamentari risulta di certo più attendibile di quella svolta da uno solo!”. Gli organizzatori hanno anche evidenziato che l’iniziativa non è stata promossa dall’Ente gestore privato ma dal Consorzio dei Comuni che amministra il Cara. Un Consorzio che, quindi, non ha nessun interesse a coprire eventuali carenze gestionali che comunque non sono state riscontrate.

«Ci aspettiamo, anche nelle dichiarazioni pubbliche – affermano i Sindaci del Consorzio –, maggiore rispetto per le istituzioni locali impegnate in trincea nel governo del fenomeno migratorio».

Corrado Petralia

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