Teatro incompiuto Giarre. Da un anno fermi i lavori -
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Teatro incompiuto Giarre. Da un anno fermi i lavori

Teatro incompiuto Giarre. Da un anno fermi i lavori

Mancano solo la torta e le candeline.  E’ l’ennesimo amaro compleanno per lo storico teatro incompiuto giarrese al centro di una infinita vicenda burocratica tra cantieri al rallentatore, finanziamenti sospesi, proroghe e nuove perizie. Una storia che si trascina da oltre 60 anni. Proprio in questi giorni ricorre il primo anniversario dalla sospensione dei lavori del complesso teatrale che, fruendo dei fondi del Contratto di quartiere, ha “rischiato” seriamente di essere completato. E invece no. A pochi mesi dal clamoroso traguardo, esattamente un anno fa, l’impresa ha bloccato i cantieri per via di alcune incomprensioni sul contratto stipulato con il Comune. Per lunghi mesi si sono susseguite riunioni tecniche, confronti tra i rappresentanti legali dell’impresa e dell’ente comunale.

La scorsa primavera i vertici dell’Ufficio tecnico, a fronte di una situazione di stallo che si trascinava da mesi, hanno avviato le procedure di rescissione del contratto con l’impresa, considerato che l’amministrazione, in ragione del finanziamento concesso, ha l’obbligo di completare le opere di restauro del teatro. I rappresentanti legali dell’impresa avevano ribadito la necessità di trovare una intesa ma, complice la crisi politica che ha portato alle dimissioni dell’ex sindaco Roberto Bonaccorsi e al successivo commissariamento del Comune, non è stato possibile riprendere il confronto. Con l’insediamento della nuova amministrazione la questione del teatro torna d’attualità, riattivando i nodi per non vanificare, ancora una volta, il completamento di una delle storiche incompiute giarresi.

Il sindaco di Giarre, Angelo D’Anna assicura che il “teatro con il suo cantiere fermo è una delle tante priorità di questo esecutivo – afferma. In questa prima fase del nostro insediamento abbiamo seguito altre importanti e urgenti vicende, a cominciare dal Bilancio e le scadenze legate al piano di riequilibrio dell’Ente. Così come nello stile di questa nuova amministrazione, intendiamo riprendere il dialogo e vedere se esistono i margini per una soluzione”.

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