Il consigliere di opposizione Antonio Petralia ribatte al primo cittadino di Calatabiano Giuseppe Intelisano che nei giorni scorsi aveva lamentato l’assenza dell’opposizione in aula nell’ultimo Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio 2018 (clicca e leggi Calatabiano, approvato dal Consiglio il Bilancio 2018. Ma il sindaco attacca gli assenti in aula).
“Dei 4 consiglieri di opposizione, solo io – spiega Petralia – ero presente. Questo non vuol dire che l’opposizione non collabora e che non c’è stato confronto. Ritengo singolare che Intelisano lamenti l’assenza dei consiglieri di opposizione quando lui stesso non era presente in aula”.
In sede di Consiglio sono stati poi trattati altri importanti punti, tra questi la questione relativa all’abbonamento per il trasporto scolastico degli studenti di Calatabiano.
Intelisano aveva dichiarato che: “a partire da gennaio il Comune rimborserà le famiglie degli studenti che fruiscono a pieno del servizio con uno sgravio del 22% sull’Iva, ribadendo come l’Ente rappresenti nella provincia di Catania uno dei pochi casi in cui una amministrazione comunale rimborsa per intero l’importo dell’abbonamento”.
Secondo Petralia (foto a destra) l’amministrazione sulla questione è stata spesso evasiva.
Al centro dello scontro anche la vicenda delle acque Bufardo, dalla cui società il Comune acquista l’acqua, per la quale, in più occasioni lo stesso Intelisano ha chiarito come il contenzioso legale contro la Bufardo avviato dall’allora sindaco e attualmente consigliere Petralia fosse già persa in partenza, avendo inoltre il Comune, per la prima volta nella storia dell’Ente, dovuto procedere una anticipazione di cassa per un milione di euro.
Petralia spiega come in alcun modo attualmente la vicenda incida sulle case dell’Ente: “Il Comune è in difficoltà perché dopo 7 anni di governo l’amministrazione ha elevato le spese correnti ogni anno e ha speso senza incamerare, ha aumentato al massimo livello le tariffe e non è riuscita ad incassare i soldi dei contribuenti. Il Comune si ritrova con 18 mesi di arretrato nelle fatture e con un buco nella tesoreria comunale di 2 milioni e 400 mila euro”.
“La vicenda Bufardo – conclude Petralia – è stata persa dal punto di vista amministrativo, la cassazione non ha infatti riconosciuto al Comune il diritto pregresso di emungere le acque però, vige una contraddizione fortissima in quanto l’ente deputato a rilasciare la concessione definitiva, il genio civile, riconosce al Comune con gli atti e le certificazioni il diritto e sta rilasciando la concessione per un costo irrisorio rispetto a quello che la Bufardo pretende dal Comune”.
“Nella procedura civile – spiega Petralia – il giudice dovrà poi stabilire quanto il Comune dovrà corrispondere alla Bufardo quindi le dichiarazioni fatte dal sindaco Intelisano sulla somma che il Comune deve dare alla Bufardo rappresentano solo delle illazioni fondate sul nulla”.
Angela Di Francisca
Clicca e leggi la replica del sindaco Intelisano: Calatabiano, il sindaco Intelisano replica alle accuse di Petralia: “solo rancore personale”