Profonde le parole del parroco della chiesa Madre Nino Russo che ha officiato il rito funebre: “Sara, una donna con il cuore di madre che è stata tradita nel suo amore di donna. Perché ognuno di noi ama e desidera essere amato. Ma l’amore non è mai possesso; non è mai dominio. L’amore – ha rimarcato il parroco del Duomo – è dono, è custodia delle persone che si amano nel rispetto”.
Durissimo il monito di Luigi ed Emilia, particolarmente vicini a Sara: “A nome di tutti quelli che avrebbero potuto capire i tuoi segnali e non lo hanno fatto o lo hanno fatto troppo tardi, male e comunque non efficacemente, noi ti chiediamo perdono. Ogni volta che muore una donna, come sei morta tu Sara, lo Stato i servizi e i poteri che avrebbero dovuto proteggerti, perdono, perdiamo una partita contro l’orrore”.