Riposto, i consiglieri fanno le pulci alla relazione del sindaco

A Riposto i consiglieri comunali hanno fatto le pulci alla relazione sullo stato di attuazione del programma presentata dal sindaco Enzo Caragliano a dicembre (clicca e leggi Riposto, il sindaco Caragliano illustra in Consiglio la sua relazione sull’attività svolta).

Il primo a intervenire è stato l’avv. Carmelo D’Urso con una dettagliata analisi della relazione del sindaco che l’ha portato a concludere che il programma elettorale è rimasto a suo dire “nella quasi totalità inattuato” e ha denunciato, tra l’altro, lo smantellamento dell’ufficio tecnico comunale, la lentezza sul porto turistico, carenze nella gestione del verde, nessuna logica meritocratica seguita nella burocrazia comunale, l’assenza di trasparenza, la gestione opaca degli eventi estivi. Ha insistito, inoltre, sul fatto che le opere realizzate sono state in gran parte progettate durante le precedenti amministrazioni e ha smentito che l’amministrazione Caragliano abbia salvato il Comune dal dissesto.

Per Sebastiano Bergancini molti interventi indicati nella relazione rientrano nell’ordinarietà e ha puntato il dito, tra l’altro, sulle deficienze del servizio di igiene urbana, dove non è stata ancora adeguata l’isola ecologica e dove non si conoscono né le percentuali di raccolta differenziata nè quanto risparmiato dal Comune.

Secondo Sebastiano De Salvo se tante cose non si sono riuscite a fare bisogna chiedersi se è colpa del sindaco o di tutti i consiglieri, dato che molti hanno lasciato la maggioranza.

Ezio Raciti ha apprezzato la passionalità e il piglio che il sindaco ha messo nella sua attività ma ha lamentato l’assenza di accenni all’attività del Consiglio, ha contestato alla giunta, ancora una volta, l’essersi portata al massimo l’indennità di carica, la mancanza di una svolta per il campo di Carrubba, il non avere promosso consorzi con altri Comuni, al fine di dividere le spese, per questioni come il canile, incarichi esterni e altro. Raciti alla fine ha ringraziato, congedando, la sindacatura Caragliano, perché si agevoli l’osmosi con una nuova generazione di amministratori.

Saro Caltabiano ha evidenziato che l’amministrazione non ha potuto essere determinante non avendo avuto una maggioranza: a suo dire l’input iniziale si è fermato e la perdita della maggioranza è stata conseguenza di una non lungimiranza. “E’ innegabile – ha detto – lo sforzo del sindaco ma lo sforzo non basta”.

Il primo cittadino Caragliano ha bollato come “campagna elettorale” le affermazioni dell’avv. D’Urso, ha rivendicato il pagamento di 6 milioni di debiti con risorse comunali, l’espansione economica e la crescita della ricettività della città, che Riposto è pulita, sono state cantierate opere pubbliche, che la città è cresciuta più del territorio circostante e che i ripostesi hanno ritrovato l’orgoglio di essere tali.

E rispondendo a Raciti ha detto: “Solo noi possiamo determinare il futuro di Riposto, mi scommetto perché voglio il bene di questa città”. Si aprono le danze per le prossime amministrative.

Maria Gabriella Leonardi