Francavilla, un Comune ricco “virtualmente”?

Stando ai documenti contabili ufficiali, l’ultimo esercizio finanziario si è chiuso con oltre un milione di attivo, ma l’ente locale di Piazza Annunziata continuerebbe a ricorrere ad anticipazioni di cassa ed a ritardare nel pagamento dei debiti, esponendosi ad ingenti interessi di mora, sanzioni e spese legali. Sulla “strana” questione intende vederci chiaro il Comitato Civico recentemente costituitosi nella cittadina dell’Alcantara per sopperire all’assenza del disciolto Consiglio Comunale

Dopo la nota di alcune settimane addietro avente ad oggetto il ritardo nei pagamenti delle fatture commerciali che comporterebbe per il Comune di Francavilla di Sicilia ingenti esborsi di denaro per interessi di mora e sanzioni varie, il Comitato Civico costituitosi nella cittadina dell’Alcantara per sopperire al vuoto lasciato dal Consiglio Comunale (decaduto un anno e mezzo fa), ha diramato un nuovo comunicato con cui si intende fare chiarezza su una strana “contraddizione”.

«Da tempo – scrivono il farmacista Giuseppe Bombara, l’ex consigliere comunale Nino Raspa, l’operatore socioculturale Carmelino Puglisi, il giovane imprenditore della ristorazione Andrea Rapisardi e gli altri esponenti del Comitato Civico francavillese – a chi gli chiede notizie sulla situazione economica del nostro Comune, il sindaco Lino Monea mostra un documento dal quale si evince che il saldo di cassa, al 31 dicembre 2014, presenta un attivo pari ad € 1.178.867,73, con una positiva, quindi, inversione di rotta rispetto agli anni precedenti, che si chiudevano con disavanzi pari ad € 947.295 nel 2012 ed € 436.098 nel 2013. Tale documento, redatto dal funzionario comunale responsabile, è stato anche trasmesso alla Corte dei Conti a seguito dei chiarimenti chiesti al riguardo da quest’ultima. Pertanto, con un attivo che supera il milione di euro, la situazione economico-finanziaria del nostro ente sarebbe pienamente risanata: se questo fosse vero, nessuno sarebbe più felice di noi. Ma, al pari della Corte dei Conti, anche noi nutriamo qualche perplessità in merito».

Il Comitato Civico passa, quindi, ad illustrare i motivi del proprio scetticismo sulla presunta “salubrità” dei conti pubblici francavillesi.

«Se è vero che, al 31 dicembre scorso, avevamo questa considerevole liquidità di cassa – fanno osservare i membri dell’organismo popolare – perché non la si è utilizzata per pagare le bollette dell’Enel e dell’Acquirente Unico nonché altri debiti pregressi, onde evitare, come abbiamo evidenziato nel nostro precedente comunicato, di incappare nei pesantissimi interessi di mora e nelle penalità varie che da anni depauperano le nostre già esangui disponibilità economiche?!…

«E perché le ditte locali lamentano ritardi nelle liquidazioni delle rispettive fatture presentate nel 2014 per le forniture ed i servizi da esse erogati al Comune?!… Pagare le nostre ditte, tra laltro, significa anche immettere denaro nell’asfittico circuito economico di Francavilla, favorendo un aumento dei consumi a beneficio degli esercizi commerciali del paese. Le ditte di fuori paese, dal canto loro, per questi ritardi ci chiedono gli interessi di mora, i danni e le spese legali (con conseguente danno economico per il nostro Comune), mentre gli imprenditori nostri concittadini “soffrono in silenzio”, anticipando di tasca propria anche i soldi per pagare le ormai insostenibili tasse.

«Perché, infine, nonostante quell’attivo di oltre un milione di euro, il Comune di Francavilla continua, così come negli anni precedenti, a ricorrere a delle rilevanti anticipazioni di cassa, ciascuna del valore di circa un milione e mezzo di euro?!…».

Gli esponenti del Comitato Civico chiudono questa loro nota sottolineando che «il nostro intento è quello di avviare con l’attuale Amministrazione Comunale francavillese un confronto serio, aperto e costruttivo sui problemi del nostro paese collaborando, per quanto nelle nostre capacità, alla risoluzione degli stessi».

Rodolfo Amodeo