Grande attesa nella cittadina dell’Alcantara in vista delle solenni celebrazioni in onore di Santa Barbara, compatrona con Sant’Euplio (la cui festa cade l’ultima domenica di agosto), un rito che si rinnova annualmente e che unisce fede e tradizione popolare.
Sulla vita della Martire Barbara non si hanno notizie certe. Alcune fonti storiche collocano la sua nascita nel 273 d.C. a Nicomedia (Asia Minore), oggi Izmit, città della Turchia a oriente di Istanbul.
Barbara, la Santa martirizzata dal padre
Secondo la tradizione, Barbara, unica figlia di Dioscoro, un pagano pieno di ricchezze ma di altrettanta ferocia, giunta in età da matrimonio si rifiutò di andare in sposa ad un principe romano secondo le intenzioni del padre, il quale, non potendo convincerla, la rinchiuse in una torre e partì per un lungo viaggio.
Durante l’assenza del genitore, Barbara, contravvenendo alle sue disposizioni, fece abbattere i simboli pagani della torre e ordinò ai muratori di aprire una terza finestra anziché due, per raffigurare simbolicamente il Mistero della S.S. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Al suo ritorno, il padre chiese spiegazioni alla figlia, ma Barbara rimase ferma nella sua decisione, professandosi cristiana e consacrata a Cristo, unico e vero Sposo. Accecato dall’ira il padre sguaina la spada per trafiggerla: Barbara fugge e trova riparo dentro una grotta, ma viene raggiunta e ricondotta nella torre.
Il destino della fanciulla è segnato. Consegnata al prefetto Marciano e imprigionata, Barbara sarà sottoposta a indicibili torture per farle rinnegare la sua fede in Cristo, e infine condannata a morte per decapitazione. A macchiarsi del sangue della figlia fu proprio il padre Dioscoro, che volle eseguire personalmente la sentenza, ma subito dopo una folgore lo colpì uccidendolo all’istante.
Intenso il calendario religioso dei festeggiamenti preparato dall’arciprete padre Gerry Currò, affiancato dal gruppo parrocchiale e da volontari, che prenderà il via mercoledì 29 novembre, giorno del XXII Anniversario della Dedicazione della Chiesa SS. Annunziata, con una Santa Messa e l’Ostensione del Busto Reliquario di Santa Barbara.
Nelle giornate del 30 novembre e 1° dicembre si svolgeranno diverse funzioni religiose, che si concluderanno alle 18.30 con un momento di riflessione su Santa Barbara: “Vita, Tradizione, Testimonianza e Catechesi sul Culto di Santa Barbara per una Vita Cristiana”.
Domenica 3 dicembre, alle 19.00, nella chiesa della SS. Annunziata, i fedeli potranno assistere in raccoglimento alla “Discesa della Statua di S. Barbara dal suo Altare”, subito dopo ci sarà l’accensione delle luci natalizie e la distribuzione dei biscotti benedetti di S. Barbara.
La giornata di lunedì 4 dicembre (festa liturgica) si aprirà con scampanio a festa e colpi a cannone, a seguire (ore 11.00) Messa Solenne presieduta dal Sac. Giuseppe Turrisi, parroco di San Giovanni Battista in Barcellona Pozzo di Gotto e Vicario Foraneo; durante la celebrazione sarà ricordato Andrea Finocchio, Vigile del Fuoco di 29 anni, del distaccamento di Antillo, venuto a mancare in un incidente automobilistico lo scorso mese di maggio; seguirà il tradizionale omaggio floreale da parte dei Vigili del Fuoco di Mojo Alcantara e Antillo alla statua di Santa Barbara, accompagnato dal festoso suono delle sirene dei mezzi schierati in piazza Annunziata.
Nel pomeriggio, ore 17.00, grande raduno degli “Stendardi di Quartiere” e della Confraternita dell’Addolorata nella Chiesa di San Paolo, da cui partirà un corteo per raggiungere la Chiesa SS. Annunziata per la Celebrazione officiata dall’arciprete padre Gerry Currò e successiva distribuzione dei gustosi biscotti benedetti di S. Barbara.
Infine, alle 18.30, Solenne Processione con la presenza delle autorità civili e militari, i Vigili del Fuoco, la Confraternita dell’Addolorata e le fanciulle di Santa Barbara.
“A fera di Santa Babbura”
Da non perdere, in occasione delle celebrazioni per la festa della Santa Patrona, la tradizionale “Fiera Zootecnica”, in programma domenica 3 dicembre, dalle 6.00 alle 14.00 presso il campo sportivo comunale raggiungibile dal ponte dei Cappuccini o dalla strada di contrada Ghiritina, costeggiando il fiume San Paolo.
“A fera di Santa Babbura” richiama ogni anno centinaia di visitatori provenienti dalla Valle dell’Alcantara e dai territori limitrofi. La manifestazione è dedicata all’esposizione e alla vendita di animali (bovini, suini, ovini, cavalli e animali da cortile), e intende favorire l’incontro fra gli allevatori e con le aziende che operano nel settore agricolo e dell’artigianato (produzione di selle e bardature per cavalli, campanacci per il bestiame, cordame, vari tipi di recipienti, vestiario e calzature).
Luigi Lo Presti