Operazione “Panta Rei”, nel mirino della Guardia Costiera l’Ufficio Suap del Comune di Calatabiano

Intercettazioni, depistaggi con decine di conversazioni finite nell’indagine della Guardia costiera di Riposto avviata nel lontano 2016 e conclusasi con l’emissione di 12 avvisi di garanzia, uno dei quali destinato all’ex sindaco Giuseppe Intelisano. Dalle indagini emergono particolari importanti. Conversazioni e tentativi di depistaggio che si sarebbero consumati all’interno dell’Ufficio Suap – Area tecnica del Comune di Calatabiano.

Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno acclarato che i funzionari comunali, nella qualità di Pubblici Ufficiali comunali incaricati di tale servizio, omettevano di adottare tutte le azioni necessarie atte a garantire l’effettivo funzionamento degli impianti, pur consapevoli che, in tale maniera, venivano immessi nel fiume Alcantara – e quindi nelle acque del mare destinate alla pubblica balneazione, Reflui che – è stato accertato dal Circomare – contenevano parametri di batteri fecali altissimi, ben oltre i limiti previsti per legge, provocando un serio rischio per la salute pubblica e l’ambiente.

Nel corso delle indagini, attraverso l’attività di intercettazione, è emerso il tentativo di alcuni indagati che, nell’intento di ostacolare e sviare l’indagine, hanno fatto ricorso ad espedienti e reiterate manomissioni ai due depuratori, alle condotte fognarie e all’impianto idrico comunale, al fine di alterare gli esiti degli accertamenti in corso.

Nel quadro di un unico disegno criminoso, ciascuno nel proprio ruolo, avrebbero sversato deliberatamente e per anni, i reflui non adeguatamente depurati derivanti dagli impianti di depurazione di Calatabiano, tra l’altro privi di autorizzazione, cagionando la compromissione microbiologica e l’inquinamento delle acque del fiume Alcantara e del torrente Minissale; inoltre sarebbero stati compromessi i terreni ove si riversavano i reflui lungo l’intera condotta fognaria.