Fiumefreddo, Gesù nasce vicino ai migranti che arrivano su imbarcazioni precarie

Sembrano vere le onde in cui naviga la barca dei migranti all’interno del presepe realizzato dai giovani della parrocchia “Maria SS. del Rosario” di Fiumefreddo di Sicilia. Vere come tante onde che hanno visto la morte di migliaia di migranti nel mar Mediterraneo.

Gesù nasce in una capanna in riva al mare. Lui è il salvatore del mondo, i migranti cercano di salvarsi da imbarcazioni precarie in cui sono finiti scappando dalla guerra o dalla povertà. Un destino che non ci può essere indifferente perché, in fin dei conti, come ricorda Papa Francesco nella lettera enciclica Fratelli Tutti, «la comunità mondiale naviga sulla stessa barca».

«Questo presepe – dichiara il parroco don Egidio Vecchio – evidenzia che come cristiani noi siamo chiamati ad accogliere Cristo che viene in mezzo a noi, non solo nelle nostre vite, ma soprattutto nell’esistenza di coloro i quali per varie vicissitudini, sono costretti a lasciare la propria terra natìa».

Don Lucio Cannavò, direttore dell’Ufficio pastorale per i migranti aveva chiesto alla comunità di don Egidio di realizzare un presepe sul tema della migrazione. Ringrazia i giovani della comunità anche per l’accuratezza con cui hanno realizzato questo presepe. Un presepe per riflettere e non abituarsi alle tragedie in mare di cui si sente parlare in tv, perché proprio Dio fatto uomo illumina sull’importanza di ogni vita umana.

«La precarietà dei migranti e della Grotta di Betlemme – dice don Lucio – possano portare all’attenzione, in particolare, di chi cerca riparo e protezione».