Catania, presidio studentesco per dire stop alla tassa di 200 euro per gli “irregolari”

Presidio stamattina in piazza Università a Catania, davanti la sede del Rettorato dell’Università. Presidio da parte di studentesse e di studenti universitari iscritti nell’ateneo etneo per denunciare la situazione – caso unico in Italia – delle studentesse e degli studenti “irregolari”, come li considera il rettorato.

Gli “irregolari” sono quelle studentesse e quei studenti fuori corso, iscritti regolarmente all’ateneo di Catania per più della durata legale del corso, ma non iscritti al corso di studio. “Come se non bastasse – denunciano dal presidio – la scadenza della sovrattassa per gli irregolari, pari a 200 euro, è stata anticipata a ottobre. Ciò avviene proprio in un momento di profonda crisi per le classi popolari: il lockdown, scaturito dall’emergenza covid, ha causato enormi difficoltà economiche soprattutto alle famiglie a basso reddito”.

“Il diritto allo studio – evidenzia il presidio – dovrebbe essere garantito e questa decisione dell’ateneo di Catania rischia di compromettela carriera universitaria di tutte le studentesse e di tutti gli studenti per i quali questi 200 euro con scadenza così vicina sono insostenibili”.

Attorno alle ore 12, il rettore Francesco Priolo ha deciso d’incontrare una delegazione studentesca composta da 4 persone. Ma, come riferisce la delegazione, dopo l’incontro, protrattosi circa un’ora, il rettore ha riconfermato tutto quello per cui oggi le studentesse e gli studenti hanno protestato. A questo punto, il presidio ha deciso di proseguire la mobilitazione e a giorni si svolgerà una pubblica assemblea universitaria per decidere il da farsi.