Vertenza Buda Sag, attacco frontale all’assessore Marco Falcone di Faisa Cisal

Attacco frontale del sindacato di categoria Faisa Cisal all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, accusato di annunci spot e poca concretezza. Sullo sfondo la drammatica vicenda dei dipendenti della società di autolinee senza stipendio da quasi due anni, tra rimpalli ed estenuanti lungaggini burocratiche.

“Ancora una volta – rileva il sindacato – constatiamo un comportamento “opaco” da parte del Dipartimento Trasporti, che agisce (forse) con assoluta “discrezionalità” senza dare alcun tipo di informazione e/o rassicurazione a 18 famiglie che anche per loro responsabilità, vivono una vera e propria “tragedia umana” nell’assoluta indifferenza di tutte le istituzioni.
Per le vie brevi e per voci di corridoio e/o dichiarazioni a mezzo stampa arrivano notizie discordanti e contrapposte, che generano ulteriore preoccupazione.

In data 12 maggio 2020 dopo la dura manifestazione dei lavoratori che nella mattinata avevano fatto sentire la loro voce in Piazza Duomo a Giarre, l’Assessore alle Infrastrutture e trasporti, ha emanato un comunicato stampa che annunciava l’avvio delle procedure di revoca del contratto di affidamento provvisorio stipulato con le Ditte Buda & SAG, che per certi versi lasciava presagire un imminente svolta nella vicenda.

Ad oggi, 21 maggio 2020 – prosegue la nota sindacale – ne i lavoratori ne l’O.S. hanno avuto alcuna notizia ufficiale, mentre per le vie brevi, le aziende sostengono che nessuna revoca è stata formulata e che avendo trovato un nuovo socio “occulto” nei prossimi giorni regolarizzerà il pagamento degli stipendi ai lavoratori, la Regione sempre “ verbalmente” sostiene che non hanno revocato perché stanno “cercando” un azienda disponibile ad assumersi l’incarico ad accettare l’affidamento delle linee con il riassorbimento dei lavoratori.

Registriamo ancora una volta l’assoluto silenzio dei Sindaci interessati, che se ne infischiano della privazione del diritto alla mobilità dei propri cittadini, nonché dello stato di disagio in cui versano i lavoratori delle 2 aziende, anch’essi loro concittadini.
La situazione – prosegue la nota –  è certamente ambigua, e appare incomprensibile che il Dipartimento non comunichi per conoscenza quali atti abbia predisposto e/o adottato, in quanto a noi risulta che ci siano delle aziende che sono pronte anche da domani mattina a riprendere i servizi e farsi carico di tutto il personale, pertanto è evidente che contrariamente a quanto dichiarato dall’Assessore on. Marco Falcone “l’amministrazione regionale” intende mantenere in agonia i lavoratori e le aziende.

Della questione dovrebbe occuparsene la V Commissione dell’ARS, che ha convocato Faisa Cisal  per il 27 maggio p.v., ma per il grado di esasperazione registrato tra i dipendenti, riteniamo che nei prossimi giorni altre proteste potrebbero essere “inscenate” perché nonostante il nostro tentativo, di calmierare gli animi alcuni dipendenti, privi di ogni sostegno hanno lasciato intendere che non si può morire di fame e che quindi in qualche modo si procureranno quanto necessario per le proprie famiglie, ciò senza temere per eventuali ripercussioni giudiziarie. Per quanto sopra ancora una volta si esorta l’Assessore Marco Falcone, il dott. Fulvio Bellomo e la dott.sa Dorotea Piazza a definire questa incresciosa situazione.”