Gettonopoli a Giarre, proroga di 30 giorni per l’azione ispettiva. Ma arrivano nuove grane

L’Ispettore incaricato dalla Regione per effettuare gli accertamenti sulla presunta “gettonopoli” al Comune di Giarre ha chiesto e ottenuto una proroga di 30 giorni per proseguire la propria azione al Comune di Giarre puntando la lente di ingrandimento sui conteggi delle somme relative ai gettoni presuntivamente liquidati in eccesso ai capigruppo consiliari nell’ultimo decennio.

L’incarico al funzionario regionale, come si ricorderà, era stato conferito il 30 ottobre scorso, con l’originaria scadenza fissata al 31 gennaio, con il compito di approfondire i fatti e di relazionare, con urgenza, sull’esito della verifica svolta rapportando, eventualmente, i fatti direttamente all’autorità giudiziaria competente.

Nel periodo natalizio la prima conseguenza dell’azione ispettiva: la trasmissione di 37comunicazioni di avvio del procedimento di verifica ed eventuale recupero di somme indebitamente corrisposte e segnatamente nella forma di gettoni di presenza (ovvero di permessi retribuiti) per i capigruppo consiliari, che, pur non essendo componenti delle commissioni, vi hanno preso parte. La nota è stata recapitata ai 16 consiglieri comunali attualmente in carica e a 21 delle scorse consiliature.

Ad ispezione in corso è poi pervenuta al Collegio dei revisori una nuova missiva di Musumeci che ha evidenziato una “prudenziale stima riferita alle somme illegittimamente erogate pari ad oltre 1 milione di euro”. E le potenziali refluenze sul Bilancio stabilmente riequilibrato.  Intanto nuove ed imminenti grane sono in arrivo e un video comunicato questa volta non basterà.