Giuffrida, secondo l’accusa «avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza al clan Cappello-Bonaccorsi» avrebbe aggredito il titolare di una concessionaria che si era rifiutato di pagare una tangente da 5.000 euro. La vittima, che in quell’occasione aveva riportato un trauma facciale e lesioni al cuoio capelluto, ha denunciato l’accaduto alla polizia che ha avviato le indagini. Giuffrida è ritenuto esponente del clan Cappello-Carateddi e in passato è stato condannato per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione Revenge.