Corsa contro il tempo per usufruire dei fondi previsti dal governo nazionale per l’efficientamento energetico nel Comune di Giarre. Dovranno infatti prendere il via entro il prossimo 31 ottobre – pena la revoca degli stanziamenti – i lavori che si avvalgono del finanziamento previsto nel cosiddetto “Decreto Crescita 2019” che contempla mirati contributi destinati ai Comuni per l’efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile. Al Comune di Giarre che rientra nella fascia con popolazione compresa tra 20 mila e 50mila abitanti, è stato concesso dal ministero dello Sviluppo Economico un contributo pari a 130mila euro.
L’amministrazione comunale giarrese ha scelto di impiegare le somme del governo nazionale, in piena aderenza a quanto previsto dal decreto, per interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica. In questo quadro sonio due i progetti in fase di predisposizione e riguardano il palazzo comunale di viale Federico II di Svevia, sede degli uffici finanziari del Comune e di atre strategiche ripartizioni dell’ente comunale, sul cui tetto saranno installati dei pannelli fotovoltaici per alimentare i sistemi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’intervento comporterà un significativorisparmio energetico a fronte di decine di locali dislocati sui tre piani del complesso edilizio in cui hanno sede uffici sale riunioni, spazi comuni. E una parte del finanziamento riguarda invece l’efficientamento della pubblica illuminazione con l’introduzione di apparecchi illuminanti a tecnologia led.
L’amministrazione comunale ha scelto di valorizzare il proprio “salotto”, ovvero piazza Duomo che, da lunghi anni, necessita di un impianto di illuminotecnica adeguato e che allo stato non esalta nella giusta misura la gigantesca piazza giarrese. Il progetto prevede per l’appunto di sostituire i corpi illuminanti dei quattro candelabri artistici che si trovano ai bordi della piazza, cosi da assicurare una migliore e più omogenea illuminazione. Analogamente si vorrebbero sostituire i corpi illuminanti di atri impianti che ricadono nelle strette vicinanze del centro storico della città. Il contributo erogato dal ministero al Comune è pari alla spesa effettivamente sostenuta dallo stesso e comunque non superiore all’importo stabilito nel decreto di assegnazione.