Immaginare una libreria come un prolungamento di un campo di pallavolo non è cosa di tutti i giorni. Ma il binomio libraio – pallavolista, forse, è un caso unico. Un caso catanese.
Dal 1957 fino all’età di 38 anni, partecipando a Montecatini con il CUS Catania ai campionati nazionali universitari, il suo curriculum riporta una lunga partecipazione a tornei – tra cui il torneo internazionale di Mondello a Palermo, dove fu l’unico giocatore catanese a far parte della squadra siciliana che partecipò alle selezioni preolimpiche del 1963 – campionati di serie B e gare di Coppa Italia, dove si contraddistinse per le sue inconfondibili schiacciate sotto rete.
Si ricordano le frequenti e amichevoli visite in libreria di personaggi come Ignazio Buttitta, Lucio Sciacca, Renato Guttuso e Pippo Fava.
Di seguito un ricordo della figlia Claudia:” Amante dello sport, tutto e a tutti i livelli, e sportivo lui stesso… papà era un libraio. Nostra una delle librerie storiche di Catania, la libreria Urzì, appunto, che fummo costretti a chiudere nel mese di febbraio del 1988. Una ferita mai rimarginata. Poi papà fece altro, continuando sempre nel campo dei libri, ma dentro rimase sempre un libraio. Papà era un libraio e fiero di esserlo. Ho bei ricordi della libreria, papà era capace di trovare un libro senza conoscerne né autore, né editore, solo dall’argomento trattato e dal colore della copertina – le uniche due cose, infatti, che ricordava un cliente entrato in libreria una sera di tanti anni fa… ero presente anche io quella volta, ero una ragazzina, e mi sembrò incredibile che papà… non avevamo ancora il computer, ma mio padre conosceva e amava, i suoi libri, uno per uno. Non l’ho mai dimenticato”.
Con la scomparsa di Tuccio Urzì si chiude definitivamente la storia della libreria Urzì, un pezzo di una Catania, che, nel bene e nel male, non c’è più già da tanto tempo. Time out, senza rientro in campo.