Giardini Naxos: l’associazione “A.I.A.C.E.” mette in riga anche il Comune di Roma

Giuseppe Spartà, professionista della prima colonia greca di Sicilia e presidente nazionale dell’organizzazione a difesa dei consumatori e dei cittadini, si dichiara fiero del supporto dato da quest’ultima ad un venditore ambulante della Capitale, tartassato da sanzioni esorbitanti partite da una semplice multa di appena quattrocento euro

E’ di Giardini Naxos Giuseppe Spartà, presidente nazionale dell'”Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo” (A.I.A.C.E.), un’organizzazione che vanta una rete alquanto capillare di sezioni in tutta Italia cui si rivolgono numerosi cittadini per far valere i loro diritti, spesso calpestati dalle pubbliche istituzioni e da certi “colossi” dell’economia.

Il presidente nazionale Spartà, che è anche uno stimato dottore commercialista, si mostra dunque particolarmente fiero delle “battaglie”, spesso vittoriose, condotte dalla struttura da lui guidata, «una virtuosa realtà – dichiara il professionista giardinese – assurta ormai a punto di riferimento per i consumatori di tutta Italia, ma anche per i cittadini indifesi, vittime di certi soprusi che, di primo acchito, ci fanno sentire impotenti, ma che in realtà è possibile contrastare in maniera efficace rivolgendosi alle strutture giuste».

Ed è proprio delle ultime settimane un caso alquanto eclatante che ha visto contrapposta l’associazione Aiace “nientepopodimenoche” alla… capitale d’Italia. La vicenda richiama la contesa biblica tra il pastorello Davide ed il gigante Golia in quanto a “sfidare” il “potente” Comune di Roma è stato un umile venditore ambulante italiano di orecchini, di cui Aiace ha sposato la causa mettendogli a disposizione l’avvocato Rosaria Spinello, legale dell’organizzazione per quanto riguarda il Lazio.

«In pratica – spiega il presidente nazionale Giuseppe Spartà – questo commerciante di orecchini era stato a suo tempo multato dai vigili urbani romani perché non autorizzato ad occupare un posto di vendita fisso in quanto la sua licenza gli consentiva di esercitare solo l’ambulantato. Il fatto è che il povero venditore di orecchini si è visto inizialmente notificare una multa di quattrocento euro che nel frattempo, non venendo pagata, è lievitata a cinquemila euro, somma quest’ultima che è stata via via triplicata. Morale della favola: alla fine al venditore di orecchini è stato intimato di versare nelle casse del Comune di Roma ben… quindicimila euro! Pressoché sull’orlo della disperazione, il commerciante si è rivolto alla nostra associazione, che è riuscita a far valere le sue ragioni. Il Tribunale Civile della Capitale, con sentenza n. 10388 pubblicata lo scorso 16 maggio, ha infatti annullato quelle abnormi ed ingiustificate sanzioni notificategli dal Comune di Roma. E’ stata senza dubbio una bella vittoria, che si aggiunge alle tante altre “collezionate” in questi anni da Aiace, un’organizzazione a difesa della legalità che tutti, a cominciare dalle pubbliche istituzioni, siamo chiamati a rispettare».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: nel riquadro Giuseppe Spartà, presidente nazionale di “A.I.A.C.E.”, ed accanto il sindaco di Roma Virginia Raggi