L’Europa in cui crediamo, a Catania giovani a confronto a poche settimane dalle elezioni europee

I Giovani, l’Europa e i grandi temi. Dal tema della pace a quello dell’affidamento familiare passando per la cruciale questione dell’adozione e accoglienza. E ancora il lavoro come strumento per restituire dignità, contrastando povertà e diseguaglianze fino allo sviluppo di canali legali di migrazione tramite corridoi umani. Questi alcune delle 9 proposte contenute nel breve compendio realizzato dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che è stato presentato ieri, lunedì 6 maggio, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di Catania a giovani e candidati in vista delle elezioni europee.

A introdurre i lavori e fare gli onori di casa, Giuseppe Vecchio, Direttore del Dipartimento, che parla di «un vero e proprio dramma del nostro sistema europeo, che non riesce a condensare in un’unica realtà, forte e stabile, le diverse realtà nazionali. La grande sfida di oggi, che non è soltanto politica, ma anche culturale e sociale è quella di riuscire a costruire un’identità solida capace di interloquire con il resto del mondo».

Il cuore delle proposte firmate dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e maturate durante il cammino di condivisione che l’Associazione ha intrapreso accanto alle persone più fragili, nelle parole di Edoardo Barbarossa, membro dell’Associazione. «L’Europa in cui crediamo, titolo del nostro compendio – dichiara Barbarossa – è un chiaro invito ai candidati alle elezioni europee a orientarsi sull’etica e trasportare sul proprio piano i principi della Prossimità, fratellanza responsabile e dignità umana. Crediamo in un’Europa che torni ad essere delle persone e che restituisca a ogni cittadino pari opportunità e dignità».

Insomma, un’Europa di Prossimità, capace di rispondere a quel bisogno di futuro partendo prima di tutto dai giovani. E sono stati proprio loro i protagonisti indiscussi del dibattito di ieri, animato dalla presenza di 5 giovani speaker, che attraverso un “viaggio” tra storie, proposte ed esperienze, hanno raccontato la loro idea di Europa. A partire da Natascia Arcifa, referente della campagna Stavolta Voto, intrapresa dal Parlamento europeo con l’obiettivo di promuovere il coinvolgimento democratico in vista delle elezioni, al quale ha aderito anche la stessa Comunità Papa Giovanni XXIII.

Spazio anche a storie di coraggio e umanità, come quella della ventiquattrenne Paola Fracella, Operatrice di pace di Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII, che da oltre un anno e mezzo vive in Libano al fianco dei profughi siriani. E ancora racconti di accoglienza e integrazione nelle parole di Philopos Daoud, studente egiziano all’Università degli Studi di Catania; una “passeggiata” tra celti ed europei per ripercorrere il concetto di identità europea che si basa sulla ricchezza tra le diverse identità nazionali con il focus di Luigi Provini ed “Europa e Costituzione: una questione di senso” con la sessione introdotta da Agatino Lanzafame.

“Aiutateci a costruire un’Europa di cui non avere paura – incalza un giovane partecipante, rivolgendosi ai candidati presenti  -. Sostenete progetti e strumenti di contaminazione tra le nuove generazioni, soltanto conoscendo l’altro, l’Europa e le diverse culture possiamo non avere paura e contrastare questo clima sovranista e di terrore che si sta diffondendo in maniera capillare”.

Hanno accolto l’invito e partecipato all’appuntamento i candidati: Caterina Chinnici, Elia Torrisi, Dino Giarrusso, Corradino Mineo e Matteo Iannitti.