Nella sala meeting di un noto hotel di Catania dove spiccava lo striscione con la scritta “C’è una Sicilia che si ribella!”, si è svolta una partecipata, per le presenze per gli interventi, assemblea regionale indetta da “Il Sud conta” per dare vita in Sicilia ai “Comitati Territoriali contro l’Autonomia differenziata”, contro il progetto “secessionista” delle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Ha introdotto i lavori la professoressa catanese Claudia Urzi’, che fa parte del Coordinamento nazionale USB scuola, a cui hanno fatto seguito gli interventi di Giovanni Pagano, per “il Sud Conta” (Napoli), che ha illustrato all’assemblea le motivazioni che hanno determinato la nascita de “Il Sud Conta”, che ha mosso i primi passi a Napoli, soffermandosi sul federalismo fiscale, che accentua i meccanismi di dipendenza dei Comuni meridionali nei confronti di quelli settentrionali; di Giorgio Martinico, per Antudo (Palermo), che ha sottolineato il ruolo colonialista dello stato italiano in Sicilia e nel Sud; della stessa Claudia Urzi’, per USB Scuola Catania, che, evidenziando i pericoli che gravano in modo particolare sulla scuola pubblica statale con il secessionismo dei ricchi, ha lanciato lo sciopero generale del 10 maggio, indetto dall’USB per il comparto del Pubblico Impiego.
L’assemblea ha lanciato, data ancora da destinare, una grande manifestazione siciliana contro l’Autonomia differenziata da svolgere a Palermo. Inoltre, il 17 aprile, a Catania, alle ore 19 presso il Niesky, scalinata Alessi, si svolgerà una riunione per la costituzione del Comitato Territoriale Catania.
Mercoledì anche a Palermo, alle 18, presso il Pensionato San Saverio (Centro Zabùt) si terrà una riunione per la costituzione del comitato Palermitano de “Il Sud Conta”.