L’ex presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci è stato assolto dall’accusa di truffa aggravata perchè “il fatto non sussiste” al termine dell’ultima udienza svoltasi stamane innanzi al Tribunale di Catania.
La Procura aveva chiesto 9 mesi di carcere e la parte civile (Comune di Giarre) rappresentata dall’avv. Rudy Grasso si era associata alla predetta richiesta.
Musumeci che è assistito dall’avvocato Orazio Scuderi (co assistito dal dott. Giannunzio Musumeci), nel giugno 2016, in piena campagna elettorale, era stato raggiunto da un avviso di conclusione indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Riposto sulla scorta di alcune lettere anonime pervenute al Comando di via Gramsci.
Lo stipendio, come detto, invece, gli era stato dato integralmente. Da qui l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite: poco più di 45mila euro e che Musumeci ha integralmente restituito poi all’Ente comunale, mediante bonifico, nel dicembre 2015, evitando, tra l’altro, la decadenza da consigliere comunale.
La vicenda che aveva sollevato un polverone politico, alla vigilia delle dimissioni dell’ex sindaco Roberto Bonaccorsi, sembrava essersi conclusa mentre, invece, si è scoperto che era partita anche una indagine parallela, come detto, frutto di due denunce anonime presentate, nel 2015, alla Guardia di finanza di Riposto. Per la cronaca, nei giorni scorsi, il Comune di Giarre si è costituito parte civile.
LE REAZIONI Soddisfatto l’avv.Orazio Scuderi che assiste l’ex presidente del Consiglio Musumeci: “E’ stata riconosciuta dai giudici la piena innocenza del mio assistito. Si chiude con questa sentenza limpida una lunga vicenda costellata da strumentalizzazioni politiche”.