“Chiarezza e verità prima di tutto. Anche per non far passare l’idea che sia l’unica responsabile delle discrasie segnalate”.
Così la dirigente dell’Area tecnica Pina Leonardi che rompe il silenzio e reagisce con forza ai numerosi siluri ricevuti, non ultimo dal sindaco Angelo D’Anna che in Consiglio comunale ha rappresentato un quadro allarmante in tema di disservizi, paventando l’intenzione di procedere con una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
“Tutti gli obiettivi assegnati dall’Amministrazione Comunale sono stati raggiunti con estrema difficoltà – chiarisce la Leonardi – poiché nel corso dei vari esercizi finanziari mi sono trovata, mio malgrado, ad
Sul capitolo pubblica illuminazione. La dirigente tecnica Leonardi respinge le accuse e chiarisce le ragioni di un disservizio “non dipeso dalla inefficienza dell’Area Tecnica, piuttosto dal fatto che la manutenzione ordinaria degli impianti è stata affidata ad una società esterna che vanta in atto la liquidazione di diverse fatture e dall’Ente che per contratto dovrebbe, con adeguate risorse finanziarie, fornire il materiale; anche gli impianti semaforici non funzionanti dislocati sul territorio determinano insicurezza nella cittadinanza e inevitabilmente l’insorgere di incidenti stradali.
Già dal 2017, a causa delle esigue risorse stanziate in bilancio, l’Area Tecnica non ha potuto garantire alla ditta esterna né il pagamento del canone dovuto né la fornitura dei materiali necessari per gli interventi sul territorio quali pali, corpi illuminanti. Analogamente per gli aspetti legati alla sicurezza e alla incolumità pubblica, si è venuta a creare negli edifici scolastici che necessitano di svariati interventi manutentivi ordinari e straordinari e di efficienza degli impianti di riscaldamento”.
Relativamente al tema delle manutenzioni stradali la Leonardi ammette “le gravi criticità nella rete viaria ammalorata su tutto il territorio comunale, causa di sinistri e che determina risarcimento economico da parte dell’Ente. Tali problematiche non possono essere fronteggiate quotidianamente dall’Area Tecnica per carenza di risorse finanziarie, perché l’Ente si trova in stato di dissesto e perché le imprese locali, a cui vengono di norma affidati gli interventi, non intendono più effettuare prestazioni lavorative in quanto paventano tempi lunghi per il pagamento delle spettanze e la eventuale decurtazione delle somme”.