Catania, riciclaggio ed evasione fiscale: 11 misure cautelari della GdF I NOMI -
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Catania, riciclaggio ed evasione fiscale: 11 misure cautelari della GdF I NOMI

Catania, riciclaggio ed evasione fiscale: 11 misure cautelari della GdF I NOMI

Su delega della Procura distrettuale, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale etneo nei confronti di 11 soggetti (una delle quali in carcere e 10 destinatarie di misure interdittive) in quanto responsabili, a vario titolo, di bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte) nonché dei delitti di autoriciclaggio e riciclaggio anche quali reati presupposti per la responsabilità amministrativa delle società e degli enti coinvolti (D.Lgs. 231/2001).

Al contempo, sono in corso sequestri per equivalente del profitto illecito per oltre 10 milioni di euro e l’interdizione dell’esercizio dell’attività d’impresa per la durata di un anno nei confronti di 4 società commerciali nazionali e croate.

Nel mirino 4 società commerciali nazionali e croate (FOOD & CATERING s.r.l., attiva nella ristorazione con sede a Melilli, Siracusa; URBANISTIKA J.D.O.O., attiva nel settore delle costruzioni avente la sede legale a Pula in Croazia; M.A.S. s.r.l. e la M.A. MANAGEMENT D.O.O., entrambe operanti nel lavaggio industriale, la prima con sede a Catania e la seconda in Croazia).

I NOMI

Tra le persone destinatarie delle misure cautelari ci sono due professionisti catanesi e nove imprenditori, alcuni dei quali già noti alle cronache giudiziarie.

Il ruolo di regia è stato assunto da alcuni professionisti (avvocati, dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti e broker esteri) abili nel delocalizzare all’estero imprese caratterizzate da manifesti squilibri finanziari, con l’unico scopo di trasferirne il patrimonio immunizzandolo così da azioni esecutive erariali.

In particolare, il trasferimento di sede in Gran Bretagna e Croazia serviva a far perdere le tracce dell’effettiva proprietà che continuava a operare in Italia, con gli stessi asset patrimoniali sottratti alle procedure esecutive, attraverso apparenti nuove società affidate all’amministrazione di prestanome.

La cerchia di professionisti coinvolta annovera come detto soggetti già noti alle cronache giudiziarie per gli stessi reati. Tra questi l’avvocato Mariolino Leonardi, 55 anni, civilista del Foro di Catania, destinatario della misura cautelare in carcere, e promotore principale delle operazioni societarie straordinarie che consentivano a gruppi d’imprese di sottrarre alla giurisdizione nazionale patrimoni oggetto di bancarotte, reati tributari e riciclaggio.

Leonardi si sarebbe avvalso della collaborazione degli indagati Fabio Castaldi, 54 anni, per il trasferimento delle imprese italiane in Gran Bretagna, e Mario Bariggi, 47 anni, referente per le localizzazioni in Croazia; con entrambi, per incomprensioni professionali, le relazioni commerciali si sono interrotte.

Sul territorio nazionale, Leonardi ha collaborato con gli indagati Giuseppe Bentivegna, 58 anni, dottore commercialista e consulente aziendale, destinatario del “divieto temporaneo di esercitare la professione” per un anno e Salvatore Falgares, 53 anni, anch’egli dottore commercialista, nei cui confronti i Finanzieri del Nucleo hanno già eseguito, nell’ottobre del 2018, un decreto di sequestro preventivo di 4 immobili del complessivo valore di oltre 250.000 euro, emesso, su richiesta di questo Ufficio, dal Gip del Tribunale etneo in quanto indagato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

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