Graniti: sequestrata l’isola ecologica comunale di contrada Olivitello

Durante un controllo interforze di Corpo Forestale, Guardia di Finanza ed Arpa, all’interno del sito sono stati rinvenuti rifiuti speciali ed ingombranti di ogni genere. Il sindaco Paolino Lo Giudice è stato quindi nominato custode giudiziario dell’area, cui sono stati apposti i sigilli. Indagini in corso per individuare i responsabili del reato ambientale

Elettrodomestici guasti, mobili vecchi, materassi, pneumatici ed altri rifiuti speciali di ogni genere (v. foto qui pubblicata): sono stati rinvenuti nelle scorse ore da un gruppo interforze all’interno dell’isola ecologica del Comune di Graniti, ubicata in contrada Olivitello, nelle adiacenze del depuratore.

L’operazione, che ha comportato il sequestro dell’area in questione, è stata condotta dal personale del Corpo Forestale del Distaccamento di Francavilla di Sicilia (competente per territorio), dai militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Messina e dai tecnici dell’Arpa peloritana.

All’isola ecologica granitese sono stati quindi apposti i sigilli.

Gli uomini della Forestale, della Guardia di Finanza e dell’Arpa hanno al riguardo contattato il sindaco Paolino Lo Giudice, nominato custode giudiziario dell’area, ed il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, Carmelo Blancato.

Nei prossimi giorni il Comune chiederà il dissequestro dell’isola ecologica onde poter procedere al relativo intervento di bonifica.

Il gruppo interforze, che da diverse settimane è impegnato in questo genere di controlli in tutto il comprensorio, si è recato anche nella frazione taorminese di Trappitello dove hanno sede gli uffici dell’Ato Me-4, i cui dirigenti si sono dichiarati totalmente estranei ai fatti in quanto la loro società, per quanto concerne il Comune di Graniti, si occupa solo dello smaltimento e non anche della gestione dell’isola ecologica, che è di esclusiva proprietà comunale.

Non resta che attendere l’esito delle indagini, che potrebbero far scattare delle denunce nei confronti di chi, a Graniti, si sarebbe reso responsabile di questo tipo di reato ambientale.

Rodolfo Amodeo