All’esito di articolate indagini, su delega della Procura della repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania e della Sezione Operativa Navale di Catania, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO), hanno proceduto all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per un importo complessivo pari a circa 460 mila euro corrispondente al profitto accertato rispetto ai delitti contestati “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” (art.452 – quaterdecies del codice penale), nei confronti sia degli agenti marittimi Gianino Francesco e Romeo Giovanni Ivan, sia delle ONG “Medici senza frontiere – Operational Centre Belgium – Missione Italia”, “Medici senza frontiere – Operational Centre Amsterdam”, sia infine di appartenenti a vario titolo a tali enti.
Contestualmente sono stati notificati dalla Guardia di Finanza, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile della Questura di Catania, che hanno svolto lunghe e complesse indagini con servizi tecnici anche su bersagli telematici, avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 24 indagati.
Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro, che era stato disposto d’urgenza da questa Procura ed eseguito su somme in contanti rinvenute nei conti correnti di alcuni indagati incluse le due ONG, è stato convalidato dal G.I.P. di Catania, il quale ha anche disposto il sequestro preventivo della nave ONG “AQUARIUS” attualmente ormeggiata a Marsiglia in Francia, così come richiesto da questo ufficio.
Tra gli indagati, destinatari del provvedimento cautelare di sequestro, figurano:
I menzionati centri operativi hanno personalità giuridica e autonomia organizzativa e rispondono ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (Responsabilità amministrativa degli enti) per il delitto di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” commesso a loro vantaggio dai seguenti soggetti:
– Michele TRAINITI (cl.1975), vice capo missione Italia di M.S.F. Belgio – O.C.B. (Operational Center Bruxelles) e responsabile della missione S.A.R. della VOS PRUDENCE; Cristina LOMI (cl.1978) vice coordinatrice nazionale addetta all’approvvigionamento della Missione Italia di M.S.F. Belgio – O.C.B.; Marco OTTAVIANO (cl.1981), Logbase e Liaison Officer M.S.F. – O.C.B.;
– Evgenii TALANIN, russo (cl.1962), Comandante della nave AQUARIUS, Oleksandr YURCHENKO, ucraino (cl.1973), primo Ufficiale di coperta dell’AQUARIUS; Aloys VIMARD, francese (cl.1989) e Marcella KRAAIJ, olandese (cl.1968), entrambi coordinatori del progetto S.A.R. AQUARIUS di M.S.F. Olanda – O.C.A. (Operational Center Amsterdam); Joachim TISCH, tedesco (cl.1972), coordinatore logistico del progetto S.A.R. dell’AQUARIUS e della missione in Libia di M.S.F. Olanda – O.C.A.; Martinus TAMINIAU, olandese (cl.1962), delegato alla logistica a bordo dell’AQUARIUS; Nicholas ROMANIUK, britannico (cl.1995) coordinatore di progetto S.A.R. a bordo della nave AQUARIUS.
Nello specifico, gli indagati qualificavano, conferivano e smaltivano fraudolentemente, in modo indifferenziato, i rifiuti derivati dall’attività di salvataggio in mare (gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari, gli scarti degli alimenti somministrati agli stessi, nonché, i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica) eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva (in ragione della quale gli stessi andavano classificati come pericolosi, sanitari e non, ad alto rischio infettivo).
Dalle indagini emergeva la consapevolezza da parte degli indagati della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti, in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio, come emergeva tra l’altro anche dai S.A.R. Report Rescues in relazione alle condizioni sanitarie dei migranti assistiti a bordo dell’ACQUARIUS (ove si segnalano frequenti casi di scabbia, HIV, infezioni del tratto respiratorio quali tubercolosi, meningite).
L’illecita attività di smaltimento dei rifiuti pericolosi veniva accertata con riguardo a 37 sbarchi dell’AQUARIUS e 7 sbarchi della nave VOS PRUDENCE, per un quantitativo complessivo di circa 24 mila chilogrammi di rifiuti pericolosi, con il conseguimento di un indebito risparmio di costi per la ONG pari al profitto sequestrato di circa 460 mila euro.
Il compendio indiziario è stato acquisito attraverso l’effettuazione di intercettazioni telefoniche, telematiche, ambientali e video, nonché l’analisi di documentazione marittima, sanitaria e commerciale relativa ai citati sbarchi e gli scali tecnici delle navi ONG produttrici di rifiuti.
In particolare, per ogni sbarco e scalo tecnico:
L’accordo criminoso concluso tra gli appartenenti alle ONG e l’agenzia marittima di Gianino Francesco consentiva da un lato alle stesse ONG di realizzare notevoli risparmi di spesa per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, dall’altro allo stesso GIANINO di offrire un servizio di smaltimento a prezzi concorrenziali grazie al quale triplicava il suo giro d’affari passato dai 45 mila euro del 2014 ai 140 mila euro del 2016.
Al fine di riscontrare il già grave quadro indiziario, le Fiamme Gialle etnee, in data 10 maggio 2018, al termine dello sbarco di 105 migranti dall’AQUARIUS, verificavano e sottoponevano a sequestro il carico di rifiuti appena trasbordato dalla nave e trasportato da un autocarro compattatore diretto presso il deposito della società cooperativa “La Portuale II”.
In tale circostanza si accertava che tra i 15 metri cubi di rifiuti dichiarati dal Comandante dell’AQUARIUS quali rifiuti alimentari e speciali indifferenziati (carta e plastica), erano presenti 2 metri cubi (80 kg) di rifiuti pericolosi a rischio infettivo consistenti in indumenti dismessi dai migranti potenzialmente contaminati da virus ed altri agenti patogeni, nonché rifiuti sanitari a rischio infettivo derivanti dall’attività di assistenza medico-sanitaria prestata a bordo ai migranti.