Gioia, soddisfazione e commozione. E soprattutto orgoglio di essere i protagonisti di una grande opera di bellezza e impegno civico che, attraverso la forza dell’arte e dell’amore, potrà essere un prezioso medicamento per l’anima di chi soffre.
Un turbinio di emozioni ha inondato oggi i corridoi, le sale e i reparti dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina durante la cerimonia di consegna delle bandiere-quadro del progetto “Bandiere di Vita: il Valore dell’Essere”, il nuovo dono con cui il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, si è impegnato per il nosocomio in provincia di Messina.
Amicizia, amore, affetti, preghiera e anche ambiente. Il Valore dell’Essere, tema scelto per promuovere il senso dell’identità e della potenza dell’essenza rispetto all’apparire, è stato declinato dai bambini e dai ragazzi delle scuole sotto l’attenta guida degli insegnanti, attraverso i sentimenti più importanti che legano gli essere umani. Nelle opere donate dai ragazzi, grandi tele colorate (240 x 150 cm) corredate da brevi componimenti e racconti personali, costante è stato anche il riferimento alla famiglia come luogo salvifico per l’anima e per il corpo, alcova sicura dove trovare cura e cuore nei momenti di difficoltà.
Grande soddisfazione e riconoscimento da parte di tutte le scuole, gli insegnati e i dirigenti scolastici che hanno aderito all’iniziativa. «Partecipare al progetto ha costituito per la comunità scolastica un valore aggiunto – spiega Rossana Maletta, dirigente del Terzo istituto Comprensivo di Giarre – piccoli e grandi studenti hanno sperimentato il piacere di guardare alla vita da una prospettiva diversa, stimolante, arricchente e profondamente inclusiva».
«L’iniziativa – le fa eco la dirigente dell’istituto comprensivo Santa Teresa di Riva Enza Interdonato – ha rappresentato per i nostri alunni un’opportunità di grande spessore emotivo, culturale, umano e sociale, portandoli a riflettere sul valore dei beni fondamentali e a tradurre questa riflessione in attività artistica esprimendo così il proprio pensiero e la personale sensibilità a favore di chi ne ha più bisogno».
Impegno civile, solidarietà e altruismo che hanno ancora più valore in un mondo dove l’individualismo sembra essere il male del secolo. «In un mondo sempre più connesso – sottolinea Maria Novelli dirigente Primo Istituto Comprensivo G.Russo di Giarre – e malato di solitudine, dove la rete nasconde bulli e cyber bulli e alimenta la viltà, l’odio per la vita e per l’Essere, noi crediamo nell’importanza dei piccoli gesti quotidiani».
Durante l’inaugurazione della mostra permanente, tutti i dirigenti presenti (Tiziana D’Anna, dirigente Istituto Istruzione Superiore Fermi-Guttuso Giarre, Angela Mancuso, dirigente Istituto Comprensivo Francavilla di Sicilia, Maria Concetta D’Amico, dirigente Istituto Comprensivo Giardini, Luigi Napoli, dirigente Istituto Istruzione Superiore Pugliatti Taormina, Rosaria Curcuruto, vicaria Liceo Amari Linguaglossa, Maria Concetta Muscolino, vicaria Direzione didattica Santa Teresa di Riva, Antonella D’Agostino, vicepreside Istituto comprensivo Macherione Calatabiano) hanno rivolto i loro saluti e ringraziamenti ai presenti, alla Fondazione e all’ente Ospedaliero.
Le bandiere di vita, spazio di libertà di espressione in un percorso etico di crescita e di sensibilizzazione, diventano anche una presa di coscienza nei confronti e da parte del territorio. Il progetto ideato da Antonio Presti ha avuto anche il grande merito di riunire sotto un’unica attività le scuole del vasto territorio ionico-etneo.
Trentuno comuni (Alì Terme, Antillo, Calatabiano, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Giarre, Graniti, Itala, Letojanni, Linguaglossa, Malvagna, Mandanici, Mascali, Moio Alcantara, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Piedimonte Etneo, Riposto Roccalumera, Roccella Valdemone, Savoca, Santa Domenica, Santa Teresa Riva, Sant’Alfio, Sant’Alessio, Scaletta Zanclea, Taormina) hanno rinnovato attraverso l’impegno dei propri studenti, il senso di appartenenza al comprensorio territoriale non solo dal punto di vista geografico, ma anche spirituale.
«Oggi più che mai – conclude Presti – l’anima che nel quotidiano incontra la sofferenza ha trovato la Resilienza della Bellezza. Quella di tutti gli studenti, gli insegnanti, i bambini, le istituzioni, il personale medico e paramedico che coniuga la parola futuro nel potere della Conoscenza»