Giarre Calcio: dopo Petrullo, arriva il regista argentino Wajnsztejn

Un altro colpo per il club di via Olimpia. Nella settimana scorsa, il Giarre aveva acquisito le prestazioni dell’esterno offensivo classe 96′ Giovanni Petrullo (foto a destra). Il giovane, fortemente voluto dal tecnico Mascara, del quale fu compagno di squadra nel Siracusa che conquistò la promozione in serie D, si è formato negli allievi nazionali del Palermo.

Vanta un passato in serie D nel Due Torri e l’anno scorso ha militato fino a dicembre nel Palazzolo per poi approdare al Biancavilla, dove siglò otto reti. Petrullo, giocatore randazzese classe 96′ messosi in luce nel 2015 con la rappresentativa regionale Juniores della quale facevano parte l’esterno offensivo gialloblù Mattia Leotta e il difensore Roberto Miano, è stato gettato nella mischia dal tecnico Beppe Mascara nel secondo tempo della sfida di Caltagirone vinta dal Giarre per 1-0.

Dopo il suo arrivo, il direttore sportivo Vincenzo Pagano, al termine di tre giorni di lunghe ed estenuanti trattative, ha chiuso l’affare per l’ingaggio del play-basso classe 86′ argentino Juliàn Wajnsztejn (foto sopra), proveniente dall’Acri, squadra dell’Eccellenza calabra.

Wajnsztejn, era ancora vincolato al club calabro quando il direttore sportivo gialloblù Vincenzo Pagano ha avviato la trattativa mirata al suo ingaggio. Dopo una lunga contrattazione, il diesse del club di Vvia Olimpia Pagano ha raggiunto l’accordo con Francesco Marino, procuratore di Wajnsztejn, per l’acquisizione delle prestazioni del predetto atleta argentino di origine polacca.

Wajnsztein, il cui nonno polacco in occasione del secondo conflitto mondiale riuscì a scappare e dunque a salvarsi, è nato a Buenos Aires. Diversi club se lo sono conteso prima che lui decidesse di approdare a Giarre. Tra questi figurano il Saronno, squadra del girone A dell’Eccellenza lombarda, e il Calangianus, formazione del girone A dell’Eccellenza sarda. Alla fine però, Wajnsztejn ha ceduto alle lusinghe del direttore sportivo Pagano, scegliendo Giarre come meta.

Wajnsztejn, play-basso d’esperienza, corteggiato anche dal Monticelli, formazione di serie D della provincia di Ascoli, e dal Fabriano Cerreto, squadra anconetana di serie D, è un giramondo. Formatosi nelle giovanili del River Plate e del Platense, il calciatore ha giocato in Israele nell’Hapoel Haifa in serie A, per poi vincere un campionato di serie C in Israele con il Nazareth Illit.

In seguito, Wajnsztejn ha giocato nella serie B colombiana con il Bucaramanga per poi indossare la maglia dell’Ahva Arabe in serie B in Israele. Poi Wajnsztejn è andato in Spagna giocando con il Pinatar, con lo Sporting Viallanueva e con l’ Altea. Poi Wajnsztejn è rientrato in Argentina indossando la casacca dello Sportivo Penarol in serie C. Successivamente ha militato nell’Eccellenza sarda con il Tortolì. Poi ha calcato i campi del calcio ellenico giocando nella serie B greca con l’Orfeas.

Ha in seguito indossato la maglia della Sacilese in provincia di Pordenone in serie D per poi giocare nella formazione friulana del Chions. Prima di giungere ad Acri, Wajnsztejn ha giocato nel San Salvo, formazione dell’Eccellenza abruzzese, ascrivibile alla provincia di Chieti.

Entusiasta il noacquisto gialloblù Julian Wajnsztejn, il quale ha anche militato nella Primavera del Napoli quando l’allenatore della prima squadra era Angelo Gregucci: “Sono felice di essere approdato in questo club. So che è una piazza importante avendo essa fatto la serie C. Il mio augurio è che il Giarre torni dove merita. Alle pressioni sono abituato, avendo giocato in Israele mentre la guerra impazzava”.

Domani, il neo-regista gialloblù sarà a disposizione del tecnico Beppe Mascara, in occasione della sfida contro il Catania San Pio X.

Umberto Trovato