Altro che consigliere di maggioranza. Quello sferrato l’altra sera in Consiglio comunale è un attacco frontale all’assessore Enza Rosano del consigliere Giusi Savoca (nella foto). Fuoco amico? Macchè. Fucilata alle spalle!
Quello della Savoca probabilmente rientra in una logica precisa: ridisegnare in Consiglio comunale la geografia politica. Del resto, appare del tutto evidente come ormai il sindaco che continua a galleggiare su tutti i fronti, al punto da ritenersi vittima di un attacco mediatico (ilarità e stupore sono state le reazioni di molti a quella lettera inviata ai dirigenti scolastici sui falsi allarme meteo) e che, in questo quadro, ormai tutti, in maggioranza, agiscono a briglie sciolte.
Pippo Leotta è un fiume in piena e attende il momento giusto per il suo benservito, Giusi Savoca è già in fiamme e non ci sono pompieri che possano arginare il rogo di insoddisfazioni multiple.
In una recente interrogazione in Consiglio la Savoca ha chiesto all’assessore Rosano “se il numero di assistenza 1522 fosse ancora attivo e se le operatrici disponessero dei requisiti per la gestione dei servizi oltre che della necessaria tutela”.
Il consigliere Savoca, visibilmente stizzita, ha poi sollecitato precise notizie circa “la presenza di un avvocato, per l’assistenza legale delle vittime e un centro di riferimento (casa-famiglia) a cui indirizzare queste donne. Non vorrei – ha sottolineato il consigliere Savoca – che fosse solo un centro di ascolto. Ho più volte esortato l’assessore Rosano a rimettere in rete tale centro che, spero, possa essere, invece, un valido aiuto per le donne giarresi e dell’intero comprensorio”.
L’assessore Rosano (nella foto a sinistra) in aula ha preferito il silenzio, riservandosi di rispondere alla Savoca per iscritto, rinunciando alla replica verbale. Un mossa decisamente poco acuta.