Mascali, caso presunta meningite: ieri incontro informativo con il dott. Cuccia dell’Asp

Ieri la Chiesa Madre S. Leonardo Abate ha ospitato un incontro formativo con il dott. Mario Cuccia, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Epidemiologia dell’Asp di Catania volto a tranquillizzare la popolazione mascalese e i genitori dei bambini che sono venuti a contatto con il piccolo di 4 anni, frequentante la classe dell’Infanzia del Plesso di piazza Dante a Mascali, spentosi, per cause ancora da accertare, nella mattina di martedì al Policlinico di Messina.

Maria Cettina Maccarone, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Mascali a cui appartiene il plesso di piazza Dante, ha constatato la grande partecipazione e l’attento ascolto delle famiglie presenti all’incontro oltre che una grande collaborazione tra le Istituzioni e le famiglie contattate per il protocollo d’intervento attuato secondo le direttive dell’Asp.

Presente all’incontro anche il primo cittadino mascalese Luigi Messina che a seguito dell’evento ha disposto, in via precauzionale, fino alla giornata di oggi, la chiusura dei vari plessi scolastici di Mascali e frazioni realizzando un intervento di disinfezione e disinfestazione di tutti i plessi.

“Il mio primo obiettivo – ha spiegato Cuccia ad una gremita platea di genitori e mascalesi – è contribuire ad elaborare questa vicenda tragica e cercare di fornire qualche elemento che possa partecipare a ridurre l’ansia su questo episodio. Le analisi di laboratorio sembrerebbero escludere il meningococco chiamando invece in causa altri batteri, uno dei quali con carattere fulminante è stato il responsabile della morte del piccolo. E’ chiaro – ha detto Cuccia – come in una realtà come la nostra in cui la mortalità infantile è ridottissima la morte di un bambino appare una cosa inaccettabile e come tale crea un altissimo allarme, ma il caso in questione è assolutamente isolato”.

“L’organismo del bambino in questione – ha chiarito Cuccia – non presentava fattori di rischio, né piccole o grandi malformazioni. Il bambino era perfettamente vaccinato, ma dobbiamo dire che la legge sull’obbligo alle vaccinazioni non riguarda quei vaccini, come quello della meningite, chiamata in causa rispetto a questa vicenda, che rimangono raccomandati. I vaccini che proteggono dalla meningite – ha sottolineato Cuccia – sono solo raccomandati”.

Cuccia ha invitato a guardare con attenzione a questa vicenda rivolgendosi in particolare al sistema sanitario, ai pediatri, ai medici in generale, perché facciano comprendere alle persone che “l’obbligo è importante ma non esaurisce l’offerta e le potenzialità che i vaccini danno in termini di salute”.

Ieri il corpicino del piccolo è stato sottoposto ad autopsia non disposta però dalla Magistratura ma a seguito della richiesta dei medici del Policlinico di Messina che vogliono vederci più chiaro.

“Una richiesta – ha detto Cuccia – accolta favorevolmente dai genitori che forse potrà dirci qualcosa in più sulle cause della morte. I tempi per conoscere l’esito dell’esame – ha spiegato ancora Cuccia – sono quelli dettati dalla legge: 60 giorni.

Il quesito è: “perché un batterio che può essere presente nella faringe di tanti bambini abbia, in un bambino in particolare,  determinato una situazione tanto grave? Questa risposta forse non ci sarà data neanche dopo l’autopsia. Quello che l’esame ci rivelerà – ha concluso Cuccia – è che si è trattato di un batterio ma forse non ci dirà come sia penetrato nell’organismo e abbia determinato la morte del piccolo. Questi casi, molto rari – ha detto Cuccia teso a tranquillizzare tutti i presenti all’incontro – hanno un carattere assolutamente sporadico. Si farà tutto il possibile per cercare di sapere cosa è avvenuto ma non è detto che troveremo risposta a tutti i quesiti”.