Giarre 4-0 Pistunina. Caputa e Lamia disintegrano i messinesi

Un 4-0 che profuma di rinascita, quello ai danni del Pistunina. La cura “Mascara” rivitalizza il Giarre. Con l’ex fantasista di Catania e Napoli a guidarli nella veste di allenatore, i gialloblù tornano ad indossare i panni della big, annichilendo un Pistunina tramortito per via dei colpi inferti da Caputa e Lamia. Le loro doppiette affondano i peloritani, che adesso distano quattro punti dal Giarre.

Attitudine ad attaccare gli spazi, propensione della batteria degli attaccanti a ripiegare per dialogare con i centrocampisti, e tagli delle ali offensive, stordiscono i rossoneri allenati da Ezio Raciti. La qualità che la squadra di Mascara esprime in termini di triangolazioni e fraseggi, si sposa, in occasione del trionfo contro il Pistunina, anche con una velocità di trasmissione della palla non indifferente.

Il passaggio dal 3-5-2 dell’ex tecnico Gaetano Mirto al 4-3-3 non si rivela traumatico. Anzi. Gli interpreti gialloblù si intendono a meraviglia offrendo l’immagine di un’orchestra che sciorina sinfonie suadenti e prive di stonature. Se Caputa è un flagello per la difesa avversaria con i suoi tagli ed i suoi movimenti a convergere verso il centro della trequarti, Carbonaro, poi espulso a seguito di una diatriba, è un moto perpetuo quando occorre abbassarsi per armonizzare la manovra.

Inoltre, se Compagno alterna con efficacia le due fasi, Lamia è sempre lesto per il tiro quando gli esterni offensivi effettuano lo scarico affinchè lui arrivi a rimorchio. Se Sanfilippo è cauto in materia di spinta ma puntuale quando occorre partecipare alla fase di costruzione, Santitto spinge mettendo in luce una invidiabile propulsione offensiva. In tutto questo Leotta è l’esterno sempre pronto a tirare fuori dal cilindro una giocata vincente. La sua imbucata per il 2-0 di Caputa, ne è la testimonianza. Alla sua corsa e alla sua vivacità tecnica, si aggiunge inoltre la lucidità di Patanè nell’imbastire la manovra e nel fare filtro, così come anche la capacità di Miano di impostare l’azione da dietro con efficaci lanci in profondità.

Francesco D’Arrigo è invece il solito baluardo che, insieme al predetto Miano, dà vita ad un pacchetto centrale dal considerevole tasso di compatibilità. Mascara ripropone il suo 4-3-3: Colonna tra i pali, Sanfilippo terzino sinistro, Santitto terzino destro, Miano e Francesco D’Arrigo nel cuore della difesa, Patanè regista, Lamia mezzala sinistra, Compagno mezzala destra, Caputa esterno offensivo sinistro, Leotta esterno di destra e Carbonaro punta centrale.

Il Pistunina risponde con un 4-4-2: Vitale tra i pali, Caldore terzino sinistro, Keita terzino destro, Chiglen e Puzone nel cuore della difesa, Colucci ala destra, Lo Giudice Damiano ala sinistra, Ardiri e Sylla interni di centrocampo e Ghartey in avanti con Ancione.

Al 3′ del primo tempo, Lamia vince un contrasto in mezzo al campo con Sylla, si proietta in avanti e lascia partire un destro che Vitale para. Al 5′ del primo tempo, sulla punizione dalla destra di Ardiri, il Giarre di testa allontana. Keita spara da lontano ma Colonna para senza problemi. Al 10′ del primo tempo, Lo Giudice Damiano apre il gioco da sinistra verso destra per Ancione che calcia dalla linea di fondo campo, ma Colonna raccoglie la sfera.

Poi, sugli sviluppi di una punizione, il destro di Colucci viene neutralizzato da Colonna. Al 13′ del primo tempo, Ancione spara verso la porta senza inquadrarla. Successivamente, Patanè verticalizza. Carbonaro fa la sponda per Compagno che calcia verso la porta ma il suo tiro da fuori area viene deviato in angolo.

Al 20′ del primo tempo, il Giarre passa in vantaggio. Santitto suggerisce per Carbonaro il quale crossa dalla linea di fondo campo. Caputa si avventa sulla sfera di testa spedendola in rete. Al 21′ del primo tempo, Lo Giudice Damiano prova a convergere verso il centro della trequarti per poi sparare di interno ma Colonna è vigile. In seguito, Miano esegue un lancio per Leotta il quale attacca la profondità e poi scarica per Lamia, il cui rasoterra termina a lato.

Al 29′ del primo tempo, Compagno serve Leotta il quale confeziona un pallone filtrante per Caputa. Quest’ultimo con un morbido pallonetto scavalca Vitale per il 2-0.

Nella ripresa, il Pistunina mette dentro Minissale e Scarfì, schierandosi con un 4-2-1-3. Al 6′ del secondo tempo, Carbonaro imbecca Leotta il quale serve Compagno che dalla destra sforna un cross teso ma Lamia di testa non arriva a correggerlo in porta. All’8′ del secondo tempo, Ardiri serve in verticale Ghartey che si invola verso la porta e conclude ma Colonna si distende respingendo il suo tiro. Al 15′ del secondo tempo, Ardiri lascia partire una bordata da fuori area sulla quale si distende Colonna. Al 22′ del secondo tempo, sulla punizione dalla destra di Caputa, il colpo di testa di Carbonaro termina fuori.

Al 27′ della ripresa, arriva il 3-0 di Lamia. Su una punizione, Caputa serve Lamia che lascia partire un bolide da fuori area. Esso si insacca sotto la traversa. Nel recupero, il violento tiro di Carbonaro viene disinnescato da Vitale. Lamia si fa trovare lesto per il tap-in toccato da Keita quando già la sfera aveva oltrepassato la linea di porta.

Nel finale di gara, scoppia un parapiglia che sfocia nelle espulsioni di Keita e Carbonaro. Il Giarre al momento, con 15 punti figli di cinque vittorie stagionali, occupa la sesta posizione insieme al Camaro e nel turno successivo renderà visita alla predetta formazione messinese. Le prossime gare potranno dire molto sul destino della squadra di Mascara.

U.T.