Opedale di Paternò: violenza sessuale su 16enne. In manette 41enne falso infermiere

La Procura della Repubblica di Catania  ha condotto indagini, delegate ai Carabinieri della stazione di Paternò, a conclusione delle quali è stata avanzata richiesta di misura cautelare in carcere accolta dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di  un 41enne, operatore sanitario, per i reati di violenza sessuale e sostituzione di persona aggravata.

La misura cautelare è stata eseguita dai Carabinieri di Paternò il 02 ottobre scorso a Paternò.

L’indagine ha preso spunto dalle dichiarazioni dei genitori di un minore di anni 16, nei confronti dell’operatore sanitario.

Nel mese di agosto 2017, il ragazzo si trovava ricoverato presso il reparto di chirurgia dell’ospedale “SS. Salvatore” di Paternò, dopo essere stato sottoposto ad intervento chirurgico.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti il presunto infermiere, approfittando della situazione di malessere post-operatoria del giovane, si introduceva più volte nella stanza e con la scusa di effettuare un massaggio, lo accompagna nel bagno dove riusciva a baciare le parti intime del ragazzo.

Tale situazione si era verificata nonostante la presenza nella camera di un altro paziente che, sentito dai Carabinieri  confermava di fatto il quadro accusatorio.

Tenuto conto della estrema gravità dei fatti, ripetuti più volte in un brevissimo lasso di tempo, il GIP del Tribunale di Catania ha ritenuto concreto il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, commessi peraltro sotto un impulso che l’indagato non era in grado di controllare.

Per tali ragioni è stata disposta la custodia cautelare nel carcere di Catania Piazza Lanza.